Yarn Bombing, una street art all’uncinetto
Una nuova forma d’arte si sta diffondendo nel mondo, ecologica, colorata, assolutamente creativa, è la Yarn Bombing, letteralmente “bombardamento di filati”, che vede protagonisti tanti fili di lana intrecciati e lavorati all’uncinetto. Un’idea che nasce per gioco nel 2005 in Texas, quando Magda Sayeg, titolare di un negozio di abbigliamento, decide di utilizzare alcuni maglioni semilavorati per decorare le maniglie delle porte, un’idea nata per caso, un modo per attirare l’attenzione dei clienti e che non è passata inosservata. Suo è il vecchio autobus coperto interamente di fili di lana colorata, oggi esposto come opera d’arte a Città del Messico, come è sua l’idea di ricoprire 99 tronchi d’albero con lana lavorata.
Una nuova forma di arte urbana, un movimento sociale che nasce dal basso, che, in alternativa a chi le strade le sporca, riempie qualsiasi cosa di colore e ricami. Si è sparsa la voce e subito è stata epidemia, artisti da tutto il mondo hanno contribuito a rendere nota questa nuova moda alternativa, Agata Olek, artista polacca ne è rimasta affascinata, suo è il cappotto all’uncinetto che ricopre il toro simbolo dei rialzi della Borsa di Wall Streat, l’italiana Giusy Marchetti, al Miniartextil ha esposto una Fiat 500 interamene ricoperta all’uncinetto. Pattern colorati ricoprono i segnali stradali e i cartelloni pubblicitari di Stoccolma, fiori e nidi di uccello abbandonati sono ricoperti di lana dalle signore della Knitted Landscape nei Paesi Bassi. Statue, strade, panchine, ponti, cabine telefoniche, tutto prende colore, così anche dentro casa si possono ricoprire di lana colorata maniglie delle porte, vasi, balconi, basta munirsi di gomitoli colorati e diffondere una nuova moda.