War Horse

Michael Morpurgo - Rizzoli
Copertina del libro

Chi ha in casa qualcuno appassionato di cavalli, come accade a me, sa quanto questa passione pretenda in termini di cuore, intelligenza e fatiche fisiche. Ci si avvicina perciò con curiosità e attenzione al recente film che Spielberg ha tratto dal romanzo di Morpurgo, insegnante e sognatore “concreto”, nominato nel 2003 ambasciatore ufficiale della Letteratura per ragazzi e fondatore di Fattorie per i bambini di città, associazione benefica che vuole avvicinare i bambini “cittadini” alla vita di campagna.
L’avvincente romanzo, fruibile dai ragazzi dai 10 anni in su, è il naturale cammino dell’esperienza umana e letteraria di questo maestro.
Scritto con grande maestria narrativa, essenziale eppur ricco e incalzante, pretende una lettura attenta e poco consona alla fretta con cui spesso si fruiscono (e cestinano) i libri cartacei.
War Horse si presta, però, anche ad una lettura corale, onde dibatterne i contenuti e gli stimoli umani e morali. I temi della fedeltà, dell’amicizia, del rispetto per l’uomo e per gli animali, della pace e della guerra e della sua inutilità devastante, incorniciano questo pezzo di storia della Prima guerra mondiale e le vicende di personaggi appassionanti.
Nella trama il padre del giovane Albert acquista un puledrino che gli viene affidato nonostante la giovane età. È l’inizio dell’amicizia fra Albert e il cavallo Joey. Quando il padre di Albert decide di vendere il bellissimo cavallo alla cavalleria britannica, Albert farà di tutto per raggiungerlo sul fronte e ci riuscirà: l’incontro fra i due, dopo tanto tempo e tante sofferenze di entrambi, è una delle pagine più essenziali e profonde del libro.
Dimenticavo: le vicende sono raccontate in prima persona da Joey, il cavallo, giusto per i numerosi appassionati a cui non si può certo dire che i cavalli non siano intelligenti e non comprendano! Non provateci.

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