Vorrei vederti danzare
Ballare non è solo muovere il corpo. C’è una danza interiore, essenziale, che è…
La gente si divide tra quelli che amano ballare e quelli a cui ballare proprio non piace. Ci sono poi le vie di mezzo. Coloro che non disdegnerebbero il ballo, ma si ritrovano dotati dell’elasticità d’un palo dell’Enel (tra cui, ahimè, il sottoscritto) e per salvare la decenza declinano l’invito; e quelli che le capacità ce l’avrebbero, ma per pigrizia, timidezza o snobberia storcono il naso. L’Africa è la regina della danza, ma dalla piovosa Irlanda alle aride praterie dell’Arizona, ogni latitudine ha inventato le proprie convenzioni di ballo.
Dagli albori della civiltà la danza è la più antica espressione artistica dell’umanità. Oggi c’è un pullulare di scuole di ballo. E dato che siamo in era di globalizzazione, si vuole provare l’ebbrezza dello straniero. Dai barrios di Buenos Aires le struggenti note di violini e bandoneòn sono espatriate nel Bel Paese e accompagnano complicati passi di tango; gli esplosivi ritmi dei Caraibi fanno muovere gioiosamente le membra di italiani d’ogni età e forma fisica. Si continua a ballare il liscio nelle balere e nei romanticissimi balli pubblici di paese; ci si scatena nelle discoteche.
La religione sembra estranea alla danza. Perché è una cosa seria. E ballare non è serio: richiede spensieratezza, lasciarsi andare, farsi muovere il corpo da fili invisibili appesi alle stelle. Eppure in Africa si danza durante la messa; re Davide ha danzato di fronte all’Arca; il Baal Shem ha ballato con la Torà in mano; santa Teresa d’Avila ha ballato con le nacchere; san Giovanni della Croce con un Gesù Bambino tra le braccia; san Francesco dinanzi al papa.
Una canzone di Battiato dice: «Vorrei vederti danzare…». Sì, perché ballare non è solo muovere il corpo. C’è una danza interiore, essenziale, che è lasciarsi andare a Qualcun altro. Quella danza di cui parlava la stupenda poesia di Madeleine Debrel: «Se noi fossimo contenti di te, Signore, non potremmo resistere a questo bisogno di danzare che irrompe nel mondo, e indovineremmo facilmente quale danza ti piace farci danzare… Perché io penso che tu forse ne abbia abbastanza della gente che parla… di amarti come ci si ama in un matrimonio invecchiato».