Volpi trionfa: il cielo è azzurro a Saint Maur
Un vero e proprio derby azzurro sotto il cielo di Francia, con gli occhi di tutto il mondo della scherma incollati su Saint Maur, quello andato in scena tra le due fiorettiste toscane Alice Volpi e Martina Batini, con la prima capace di imporsi di nuovo, come nel 2018.
Nel finesettimana appena trascorso, è dunque Alice Volpi ad alzare alla fine spada e braccia al cielo, concludendo con un urlo liberatorio la decisiva stoccata del 15-10: era stata proprio l’ultima doppietta azzurra, siglata ad Algeri nel 2018, a vederla protagonista sul gradino più alto del podio. La fiorettista delle Fiamme Oro era arrivata alla finalissima in virtù del successo per 15-13, in semifinale, contro la statunitense Lee Kiefer. Si è fermata invece ai piedi del podio l’altra magnifica azzurra Arianna Errigo: la nostra plurititolata era uscita sconfitta 15-11 dalla stessa statunitense Lee Kiefer. Si era già fermata invece, nel turno delle 16, Elisa Di Francisca, sconfitta 15-11 dalla russa Adelina Zagidullina.
L’inno di Mameli, tuttavia, risuonava nelle stesse ore a Tokyo, per celebrare la vittoria del ternano Alessio Foconi nella gara maschile.
Quanto azzurro!
Per Alice Volpi, formata dal Cus Siena e portacolori delle Fiamme Oro, è il quarto successo in carriera: testa di serie numero 2, aveva iniziato la sua giornata con la vittoria per 15-5 sulla portacolori di Hong Kong, Liu Yan Wai, proseguendo poi con il successo per 15-12 sulla francese Alice Recher. Nel turno delle 16, l’iridata 2018 aveva poi battuto la russa Leyla Pirieva per 15-9, prima della vittoria ai quarti contro la francese Ysaora Thibus con il punteggio di 15-12. Martina Batini, dal canto suo, torna sul podio a un anno di distanza da quello di Algeri del 2018. Prima di affrontare Alice Volpi, la fiorettista pisana aveva “vendicato” l’amica Di Francisca sconfiggendo ai quarti la russa Adelina Zagidullina per 15-7, poi in semifinale la campionessa olimpica, anche lei portacolori della Russia, Inna Deriglazova, grazie alla stoccata del 15-14.
Alice e la scherma delle meraviglie
Riconoscimenti di altissimo livello per tutto il movimento italiano, dal quale Alice Volpi eredita aspettative importanti, soprattutto potendo avere il privilegio di essere corretta, magari “perché non si è scaldata adeguatamente” da qualcuno come Valentina Vezzali, anche lei nel gruppo della polizia, come accadde circa due anni fa. E pensare che la prima volta che Alice Volpi entrò in una palestra di scherma, accompagnata dal padre Paolo, non aveva idea di cosa fosse quello strano sport, al di là del desiderio di emulare il mitico Zorro. Iniziò a gironzolare per il CUS Siena, con la curiosità tipica di una bambina che osservava qualcosa per la prima volta: «Mi ricordo che rimasi affascinata dalle divise bianche», confessò la fiorettista toscana, classe ’92, pochi giorni dopo avere vinto, nell’estate 2018, il suo primo titolo mondiale individuale, dopo l’argento del 2017 a Lipsia.
Nel cuore la scherma, Rio e non solo…
«Da ragazzina non conoscevo la scherma, ma appena ho iniziato a praticarla è stata subito passione», ha rivelato qualche anno fa. Con una città in particolare, Rio de Janeiro, che sembra volere mantenere un certo ascendente su di lei: mamma Waleria è nata proprio lì, in quella splendida città che alle olimpiadi del 2016 vide anche il nostro Daniele Garozzo vincere l’oro olimpico nel fioretto. Un doppio amore, dato che già dal 2015 Daniele era anche il fidanzato di Alice… «Abbiamo la stessa età, ci siamo conosciuti quando avevamo 14 anni ed è nato subito un bel legame. Ci vedevamo durante i ritiri della nazionale, poi nel 2015 il rapporto è cambiato…». Non è cambiata, intanto, la loro passione e la loro volontà di migliorarsi per la scherma azzurra, che grazie anche a loro guarda ai prossimi anni con rinnovata ambizione.