Il volley italiano sul tetto del mondo

Domenica indimenticabile per la pallavolo tricolore. Conegliano e Civitanova vincono il Mondiale per club femminile e maschile: un exploit mai realizzato in precedenza

Paola Egonu e Osmani Juantorena rappresentano il ritratto felice dell’Italia sportiva che vince in giro per il Mondo. La prima, veneta di Cittadella, è nata nel nostro Paese da genitori nigeriani. Il secondo, cubano poi naturalizzato italiano, è un nipote d’arte: lo zio Alberto, mezzofondista, è stato campione olimpico nel ’76. Due splendidi atleti con storie diverse, intrecciatesi nella meravigliosa domenica d’oro della pallavolo azzurra: la Egonu è all’alba di una carriera comunque già strepitosa, Juantorena continua invece ad aggiungere trofei a un percorso lungo e ricco di trionfi. Sono proprio loro i volti simbolo delle vittorie mondiali di Conegliano e Civitanova: successi che evidenziano la leadership delle nostre squadre di club a livello mondiale.

Conegliano-Eczacibasi Istanbul 3-1 (22-25, 25-14,25-19,25-21)

Il livello della Serie A femminile e della Superlega maschile è assai elevato: a riprova di ciò emergono i risultati maturati ieri nelle due finalissime giocate in Cina e Brasile. Sono state le ragazze della Imoco Conegliano ad aprire le danze. La squadra guidata da Daniele Santarelli, dopo aver sofferto nel primo set, esce alla distanza e riporta in Italia un trofeo che mancava addirittura da 27 anni: era stata Ravenna a vincere per l’ultima volta questa manifestazione.

L’inizio come detto non è dei migliori: l’Eczacibasi si porta avanti 1-0 grazie ai punti in serie di Boskovic e Kim. La reazione veneta giunge però puntuale nel secondo set, vinto agevolmente, così come il terzo parziale: a fare la differenza è una Paola Egonu sempre più incontenibile. Il quarto e decisivo gioco vede la squadra turca cercare di rimanere in partita con la forza della disperazione, senza però riuscirci. Una difesa impeccabile, unita a un attacco implacabile, completano il quadro. Il trionfo è servito, con la Egonu (33 punti complessivi) che riceve anche il premio di migliore in campo. «Sono contentissima – ha detto la schiacciatrice a fine gara –  perché ci siamo portate a casa questo mondiale combattendo fino all’ultimo. Questa è il secondo trofeo dell’anno ma vogliamo continuare a vincere perché il nostro impegno è sempre al massimo».

Civitanova-Sada Cruzeiro 3-1 (25-23, 19-25, 31-29, 25-21)

Il clamoroso triplete, alla fine, è stato acciuffato. Nella bolgia di Betim (Brasile), la squadra allenata da Ferdinando De Giorgi è riuscita a battere i padroni di casa del Cruzeiro, al termine di una settimana che ha visto gli italiani vincere quattro gare su cinque nella manifestazione. Si tratta della quadratura del cerchio, dopo le sconfitte in finale contro Kazan (2017) e nel derby con Trento l’anno dopo. Il successo arriva dopo una vera e propria battaglia sportiva, con tre set su quattro molto combattuti.

È stato il lunghissimo terzo parziale ad essere decisivo nell’economia dell’incontro. La Lube Civitanova si è imposta nel primo set grazie al decisivo ace di Simon, mentre il secondo ha visto il Cruzeiro volare via con una certa facilità. Leal e compagni però non si sono scomposti, tornando in partita e finendo per aggiudicarsi il punto del 2-1 in maniera assai emozionante. I campioni d’Italia e d’Europa in carica, infatti, hanno avuto la forza di annullare ai rivali addirittura quattro set-point. Il decisivo punto del 31-29 porta la firma di un Juantorena autore alla fine di 21 punti: il giusto viatico per il trionfo che giunge nel set successivo. «È il mio quinto mondiale – ha ribadito  lo schiacciatore di origine cubana – e sono contentissimo di questa vittoria, soprattutto per i miei compagni e per la società. È stata una settimana tosta, alla fine avevo i crampi ma è andata bene. Questo 2019 è stato davvero incredibile per noi».

 

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