Volgarità in tv
«Spesso vengono tollerate in tv volgarità e persino bestemmie, sia in Mediaset che alla Rai. Perché non vengono rispettati i regolamenti che impongono rispetto per l’utente?».
«Spesso vengono tollerate in tv volgarità e persino bestemmie, sia in Mediaset che alla Rai. Visto e considerato che la Rai é un servizio pubblico, mi domando se sia giusto sentirci offendere. Perché non vengono rispettati i regolamenti che impongono rispetto per l’utente?».
Loris Bianchi
Me lo domando anch’io, e mi domando quanto sia accettabile il clima di “rissosità” che troppo spesso alberga, anche in spettacoli accessibili ai bambini. Non si tratta soltanto di regolamenti, necessari in qualsiasi struttura, e nemmeno di un’offesa recata a qualcuno, come se certe cose fossero ammissibili per la controparte. È uno sguardo sulla vita e la persona umana che ne emerge, che coinvolge tutti.
Metterei in luce soltanto due aspetti che evidenziano quanto sia costitutiva per ogni settore umano la cosiddetta “questione morale”.
Il primo è la logica del profitto ad ogni costo, mascherata troppo spesso sotto i termini di audience, di share. Una logica in cui sono invertiti i termini del rapporto: dove il punto di partenza non è il destinatario del cosiddetto servizio, in questo caso la persona spettatrice (e sottolineo il termine “persona”), ma la struttura che detiene quel servizio. È logico che ciò che è funzionale alla crescita di immagine ed economica dell’azienda prenda il sopravvento: salvo poi trincerarsi dietro apparenti regole di par condicio!
Il secondo è quello che definirei la logica dell’avversario: là dove la persona – qualsiasi persona – non viene in primo piano, l’altro mi interessa soltanto dal punto di vista della salvaguardia dei miei interessi. E, se così non è, allora non mi resta che l’arma del demolirlo o sopravanzarlo nel chi grida più forte. Soltanto la logica dell’incontro personale può portare a valorizzare il punto di vista di ciascuno vedendolo integrante e complementare col proprio.
tongan@alice.it