Volare a Londra?

L'occasione potrebbe essere la mostra allestita alla National Gallery, che riunisce per la prima volta sessanta delle maggiori opere di Leonardo
vergine delle rocce

Sarebbe il caso, questa volta, e non solo per divertimento. Anche se di divertimento, nel senso della bellezza artistica, si tratta. È la mostra dell’anno. Per la prima volta sessanta opere di Leonardo – dipinti, disegni – e collaboratori si trovano tutte insieme. Miracolo. La Dama con l’ermellino da Cracovia, il Ritratto di musico che esce dall’Ambrosiana milanese dopo 400 anni…e soprattutto le due versioni della Vergine delle rocce, quella di Milano e del Louvre, l’una accanto all’altra. Insieme, dopo 500 anni. E vicino lo stupendo cartone della Vergine,sant’Anna e bambino, e in più il san Giovannino del Louvre…Mai, nemmeno Leonardo, ha visto le sue opere così riunite. Manca solo la Gioconda, ma quella, ahimè, i parigini non la spostano di un millimetro. Almeno avessero il coraggio di darle una pulitina, visto che le vernici ingiallite ne stravolgono i colori…In Vaticano hanno osato di più, col ripulire gli affreschi di Michelangelo!

 

Certo, meraviglia estrema, le due Vergini delle rocce, riunite, fanno pensare. In primo luogo, al fatto che se la tavola parigina è certo del tutto autografa, quella londinese lo è nell’ideazione, ma non in tutta la stesura, che è più scolpita, più metallica. Ma è soprattutto il cambio di significato che si è spostato. La Vergine del Louvre è l’Immacolata che stende la sua mano protettiva, mentre l’angelo indica il Battista come precursore; in quella londinese l’angelo resta in disparte, perché è il bambino Gesù ad esser evidenziato come protagonista. Un ripensamento dei francescani committenti nei confronti della libertà interpretativa di Leonardo della prima versione? Con lui tutto era possibile.

 

Comunque sia, la mostra resta imperdibile per la qualità delle opere, che permette di iniziare a conoscere quest’artista misterioso più di tutti e ancor oggi inafferrabile. Forse, guardandole attentamente e a lungo, si potrà scoprire qualcosa di nuovo.

 

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