Voce e Morán: Città Nuova e la verità

Intervista a Maria Voce e Jesús Morán, rispettivamente presidente e copresidente del Movimento dei Focolari, sull'importanza della formazione di una coscienza culturale aperta al dialogo.
Jesús Morán Cepedano e Maria Voce

Perché leggere le riviste e i libri di Città Nuova? Perché consigliarlo ad altri? Cosa c’è dentro le pagine che propone l’Editrice nata per un’intuizione della fondatrice  dei Focolari, Chiara Lubich? Rispondono Maria Voce e Jesús Morán, rispettivamente presidente e copresidente del Movimento.

«Difficile dire cosa mi appassiona, perché – afferma Maria Voce – guardo tutto di Città Nuova e comincio  a leggerlo dall’ultima pagina e quando arrivo alla prima pagina, ricomincio a leggerlo per approfondire quello che mi appassiona di più».

Città Nuova può aiutare le persone nella ricerca della verità dialogica? Per Morán è possibile. «Penso – afferma – che oggi sia più che mai attuale quello che diceva Paolo VI diversi anni fa: che il mondo soffre per mancanza di pensiero. Io credo che Città Nuova – sia la rivista, sia i libri – ci aiuti ad andare a fondo nelle questioni, a vederle nella loro purezza, nella loro profondità. E normalmente, quando si va a fondo nelle questioni, e si interpella l’uomo, ci si trova fondamentalmente d’accordo, perché la ricerca della verità è per tutti gli uomini uguale, è una passione… Tutte le pagine di Città Nuova cercano di andare a fondo nelle questioni per trovare quella matrice fondamentale che permette di incontrarci nella verità».

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