Vivere per gli altri?

Caro Tanino, ho accompagnato all'aeroporto il “mio” ragazzo. Stavolta, però, non è stato facile stare accanto all'uomo che ho immaginato come compagno di vita. L'ho sorpreso pensieroso, lontano, insicuro...
Ischia
Mi ha detto che negli utimi mesi, lavorando in una parrocchia, aiutando bambini e vecchi, ha pensato che sarebbe bello vivere per gli altri, totalmente. Non avere altri progetti se non le necessità degli altri ed ha pensato che ciò sia segno di una chiamata al sacerdozio. Parla di Dio come primo e vero amore.
È possibile una tale trasformazione? Follia quello che abbiamo vissuto finora?
E io? Non conta il mio esistere?
Certo non mi metterò a concorrere con Dio, se Dio è colui che mi sta togliendo il compagno, ma sento di essere sull’orlo di un burrone. Sandra B.

Sandra, ti capisco. Siamo tutti sull’orlo del burrone, ma…
Accettare il mistero, l’inconoscibile, l’imprevedibile è una grande opportunità che hai. Il tuo ragazzo si è trovato vicino al mistero ed ha intuito che forse ci sono altri modi di dare senso alla vita, oltre ai programmi già fatti.
Quello che avete vissuto è stata la via per arrivare a questo punto e anche tu sei stata un aiuto necessario.
Ora puoi entrare nella dimensione dove il tuo ragazzo è entrato.
Forse lui ha bisogno più che mai di essere capito, soprattutto da te.
Sii madre e non soltanto donna.

 

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons