Vittorie sempre più al femminile

In un anno deludente per lo sport italiano, le maggiori soddisfazioni continuano ad arrivare in gran parte dalle donne, mentre per la prima volta dal dopoguerra il nostro Paese è uscito dalle prime venti posizioni delle Olimpiadi invernali
Vanessa Ferrari

Forse sono in pochi ad averci fatto caso ma l’anno che si sta avviando alla conclusione, risultati alla mano, si sta rivelando per lo sport italiano come uno dei peggiori degli ultimi venti anni, se non addirittura il peggiore in assoluto. In linea con le condizioni più generali dell’intero Paese, infatti, il nostro movimento sportivo sta attraversando un momento veramente difficile. Se si eccettuano pochi acuti, come ad esempio la vittoria di Vincenzo Nibali al Tour de France, nel 2014 le soddisfazioni per i nostri colori si sono davvero contate sulla punta delle dita. I primi segnali di “allarme” si erano registrati già a febbraio, durante i Giochi invernali disputati a Sochi. In quell’occasione, infatti, la nostra squadra era uscita per la prima volta dal dopoguerra dalle prime venti posizioni del medagliere di un’Olimpiade invernale, non riuscendo peraltro a conquistare neanche una medaglia d’oro! Poi, nei mesi successivi, le cose non sono andate molto meglio.

Brutte figure rimediate dagli azzurri negli sport di squadra (malissimo soprattutto calcio e pallavolo maschile, mentre nel basket non eravamo neanche qualificati), nessuna medaglia portata a casa in molte delle rassegne iridate disputate negli sport olimpici (e se francamente non nutrivamo grandi speranze nel badminton, nella lotta e nell’equitazione, non possiamo dire altrettanto per canoa, slalom e sprint, ciclismo su pista e su strada, ginnastica artistica, judo o pentathlon moderno). Complessivamente, nei vari campionati del mondo sin qui disputati, i nostri atleti si sono aggiudicati “solo” 3 medaglie d’oro nelle specialità che saranno presenti ai prossimi Giochi olimpici di Rio 2016. Un bottino davvero “irrisorio”, soprattutto se raffrontato con la nostra tradizione sportiva.

A ottenere queste tre vittorie iridate, guarda caso, sono state tre donne. Parliamo di Arianna Errigo (specialista del fioretto), di Rossella Fiamingo (spada), e della tiratrice a segno Petra Zublasing (campionessa della carabina). E sono sempre le donne azzurre che, negli ultimi giorni, stanno continuando a regalarci in tema di sport le soddisfazioni migliori.

La nazionale femminile di pallavolo, al termine di un torneo lunghissimo vinto dagli Stati Uniti, ha conquistato la “medaglia di legno”, un quarto posto che brucia un po’ dopo le prestazioni contro la Cina (in semifinale) e contro il Brasile (nella finale per la medaglia di bronzo), ma che nulla toglie alle nostre atlete che hanno disputato un mondiale casalingo aldilà di ogni più rosea attesa. Dobbiamo solo dire grazie a questo gruppo che nelle ultime tre settimane ha incantato l’Italia sportiva, ha riempito i palazzetti di Roma, Bari e Milano, ed ha portato un numero sempre crescente di telespettatori davanti alla tv.

Molto brave sono state anche le ragazze della ginnastica artistica, fresche reduci dal mondiale disputato a Nanning. I protagonisti assoluti di questa rassegna iridata sono stati ancora una volta Kohei Uchimura in campo maschile (forse il ginnasta più forte di tutti i tempi, che in Cina ha vinto il titolo mondiale all-around per la quinta volta consecutiva), e Simone Biles in campo femminile (per la diciassettenne statunitense bis iridato dopo il successo ottenuto ad Anversa 2013). Ma la nostra squadra femminile si è davvero ben comportata conquistando un quinto posto di assoluto valore, subito dietro corazzate assolute come Stati Uniti, Cina, Russia e Romania. Oltre alla capitana Vanessa Ferrari (per lei anche un sesto posto a livello individuale e un quinto nella prova al corpo libero), hanno ben figurato anche Erika Fasana, Giorgia Campana e tre giovanissime ginnaste, tutte esordienti ad un mondiale, ovvero Martina Rizzelli, Lara Mori e Lavinia Marongiu.

E non finisce qui. Perché altre sportive azzurre in questi ultimi giorni si sono ritagliate uno spazio da protagoniste. Come accaduto nel Grand Prix di Astana (Kazakistan), nuova prova del calendario internazionale del Judo, dove l’Italia ha ottenuto ben quattro medaglie di bronzo. E indovinate chi le ha vinte? Quattro donne, ovviamente. Valentina Moscatt (categoria fino a 48 Kg) e Edwige Gwend (63 Kg), che con questo risultato fanno un bel balzo in avanti nel ranking che darà alle migliori judoka la qualificazione per i prossimi Giochi olimpici, ma anche Assunta Galeone (78 Kg) e Giulia Quintavalle (57Kg), quest’ultima campionessa olimpica a Pechino 2008, tornata da poco alle gare dopo due anni di assenza e … una gravidanza.

Nel tennis, poi, Camila Giorgi ha ottenuto domenica un risultato di grande prestigio arrivando per la seconda volta in carriera in finale in un torneo del circuito professionistico. E’ accaduto a Linz, in Austria, dove la ventiduenne tennista di Macerata (nata da genitori argentini) è stata sconfitta in finale dalla ceca Karolina Pliskova.

Insomma, in questo momento difficile per il nostro sport, ancora una volta il grazie degli appassionati del nostro Paese va soprattutto alle nostre bravissime atlete azzurre.

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