Vita di Pi
L’offerta non manca e ce n’è per tutti i gusti. Oltrepassando lo sgangherato "I due soliti idioti", che ha pure i suoi fan, passiamo a più miti consigli.
Da non perdere il poetico, avventuroso "Vita di Pi", regia di Ang Lee, in 3D. Il ragazzino che si trova disperso nel Pacifico con una tigre, una zebra, una iena e un orango deve vedersela con la natura, la solitudine, la paura. E con Dio, se c’è. Più descrittivo che profondo, pure vale la pena non perderlo per entrare in un altro modo di fare cinema, dove i sentimenti sono accennati e le emozioni a fior di pelle, ma non significano superficialità.
È una bella storia di coppie scoppiate ma della forza dell’amore che nonostante tutto ci accalappia e ci commuove "Love is all you need". Susanne Bier, reduce dall’Oscar di "In un mondo migliore" racconta una Sorrento da cartolina dove coppie di generazioni diverse si incontrano scontrano e si amano. Leggero, delicato, spumeggiante e anche commovente, vede la regista offrirci un divertissement per nulla inutile. Anzi lieve come la voglia di innamorarsi.
Tosto è invece l’ultimo lavoro di Robert Redford "La regola del silenzio". L’avvocato vedovo che vive a New York con la figlia ha un passato per nulla tranquillizzante che un giovane giornalista mette in luce. Fughe, inseguimenti e sparatorie. Redford recita sempre meglio, rugoso e selvaggio come sempre. Per chi ama i thriller dal ritmo incandescente.