Virtuale contro reale?

«Abbiamo passato due settimane in vacanza con i figli e un’altra famiglia di amici senza tv, né segnale per il cellulare, né tantomeno Internet...

«Abbiamo passato due settimane in vacanza con i figli e un’altra famiglia di amici senza tv, né segnale per il cellulare, né tantomeno Internet; abbiamo fatto passeggiate, qualche chiacchierata e siamo sopravvissuti. Come fare per evitare una nuova full immersion nel virtuale anche durante il resto dell’anno?».

Lidia – Toscana

 
Riprendere attività e contatti sociali, nella nostra cultura globalizzata e post moderna, comporta inevitabilmente l’uso dei new media: dai prodotti di telefonia mobile, sfornati giornalmente dai colossi dell’informatica, ai social network che, soprattutto per i giovani, rappresentano il quotidiano spazio di comunicazione. Non credo possibile escludere le nuove tecnologie; si tratta forse di integrarle nella sfera dell’umano, che ha un insopprimibile bisogno di relazioni personali, in carne e ossa, e di contatti fisici con l’intero Creato.
In famiglia potremmo distribuire nel programma settimanale e mensile i tempi da dedicare all’informazione, scegliendo quando e con quali finestre tecnologiche affacciarci nella realtà complessa del pianeta: notiziari e documentari, film e fiction di qualità, blog e forum online che aiutano a conoscere e condividere situazioni e valori tra diverse comunità umane. Regaliamoci anche “pacchetti-invito” per coltivare amicizie con altre famiglie, senza trascurare le occasioni domestiche di conversazione e dialogo, tipicamente durante i pasti.
Da non sottovalutare il “riciclaggio” (nel senso ecologista di recupero di materie prime nobili) della domenica, per visitare persone e luoghi significativi e di valore spirituale, culturale e sociale, piuttosto che centri commerciali che mettono a rischio bilanci familiari e alimentano la dipendenza da shopping. Essa è anche, nell’orizzonte cristiano, «segno reale della liberazione dal lavoro come… schiavitù, pura alienazione, non-senso… Quando si fa festa si familiarizza, si condivide, si comunica» (D. Tettamanzi, Milano, 31 maggio 2012; VII Incontro mondiale delle Famiglie).

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