Il viaggio del Persano per la salute mentale
Esso, e il cavaliere Sam Auld, arrivato appositamente dall’Australia, percorreranno in solitaria, 1180 km verso la Statua di Marco Cavallo a Trieste, simbolo della legge 180 del 13 maggio 1978, la Legge Basaglia, che aboliva i manicomi in Italia.
Un viaggio in solitaria perché la persona che soffre di un disturbo psichico vive la solitudine di una sofferenza incompresa e spesso oggetto di discriminazione. Un viaggio in solitaria per rappresentare che la solitudine è una delle determinanti sociali del disturbo mentale e insieme una spesso ineluttabile conseguenza. La persona che soffre di una patologia psichiatrica tende ad isolarsi e a rimanere isolata dagli altri. Questo isolamento rischia di escludere la persona dal godimento dei diritti più semplici e dai programmi di trattamento efficaci.
Dopo la pandemia, la crisi Ucraina e la recessione economica in atto, le problematiche relative alla salute mentale sono divenute più evidenti e complesse. Servizi territoriali pubblici e ambulatori privati sono sempre più al collasso per l’aumento vertiginoso delle richieste di assistenza per disturbi dell’adattamento o per più importanti crisi psichiatriche, soprattutto in età evolutiva e in adolescenza.
Il progetto nasce quindi dalla necessità di dare maggiore attenzione e visibilità alle manifestazioni del disagio psichico e ai possibili interventi. Tra questi la partecipazione della società civile alla tutela della salute mentale è fondamentale. Il disturbo mentale è della sanità e della psichiatria, ma la salute mentale è affare di tutti.
Da quasi 45 anni in Italia la chiusura dei manicomi ha portato la cura dei disturbi mentali nei “territori”. Chiusura iniziata ancora prima nel 1972 con l’opera di Franco Basaglia all’Ospedale Psichiatrico di Trieste. E proprio Trieste sarà la tappa finale del Viaggio del Persano per incontrare la Statua azzurra di legno e cartapesta di Marco Cavallo. Una statua prodotta con l’aiuto dei pazienti dell’ospedale psichiatrico che gli affidarono sogni e aspettative della nuova vita che li aspettava fuori dal manicomio. La statua era dedicata al cavallo vero che lavorava dentro al manicomio per trasportare indumenti e lenzuola e che, destinato al macello per la fine dei suoi servigi, fu salvato da una colletta dei pazienti stessi.
L’obiettivo del viaggio è quindi anche quello di riscoprire l’attualità del pensiero basagliano, attuarlo davvero in tutti i territori, strutturando a pieno quel complesso di attività di supporto sociali, empowerment e di interventi complementari al trattamento farmacologico e psicologico, necessari per ottenere esiti positivi e potenziare i fattori di protezione della salute mentale.
Esso e Sam attraverseranno l’Italia in 50 tappe ospiti ogni sera dalle varie comunità terapeutiche riabilitative e socioeducative sparse su tutto il territorio. Incontreranno direttamente le persone con disagio psichico e disagio psicosociale, cercando di dialogare con loro e veicolare i messaggi di speranza e di sofferenza quotidiani.
Dalla loro partenza hanno già incontrato la comunità EmmeDue di Sessa Aurunca, Agorà Salus di Cisterna di Latina, Raymond Gledhill di Lanuvio e La Casa di Roma, dove sono stati accolti e hanno incontrato, oltre agli ospiti delle strutture, anche le istituzioni e i cittadini.
Oltre alle tappe nelle strutture Esso e Sam sono stati ospiti anche del Giardino di Ninfa, che ha consentito la visita agli ospiti di alcune comunità psichiatriche limitrofe. A Roma hanno incontrato l’assessore allo sport Alessandro Onorato in Via dei Fori Imperiali, e l’Assessore alle politiche sociali Barbara Funari e la commissione politiche sociali del Municipio XIII a Villa Carpegna.
A Roma, inoltre, Sam ha potuto incontrare il Santo Padre papa Francesco all’udienza generale di mercoledì 19 ottobre, e salutarlo personalmente. A conclusione dell’udienza è stato raggiunto da Esso, con cui ha fatto una passeggiata lungo Via della Conciliazione.
Il progetto è realizzato dall’associazione no profit ECOS, in collaborazione con la Fondazione Real Sito di Carditello e Rai per la Sostenibilità con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale.
È possibile seguire quotidianamente il viaggio di Esso e Sam sul sito web del progetto www.ilviaggiodelpersano.it, dove è possibile effettuare una donazione e diventare Amici del persano con menzione speciale sul sito. Esso chiederà a ciascuno degli “amici” di impegnarsi concretamente a favore delle persone con problemi di salute mentale, dedicando un’ora di volontariato, una disponibilità alla relazione o un sorriso, promuovendo un clima di inclusione e di lotta allo stigma.
In ogni luogo del viaggio verrà chiamata a testimoniare la cittadinanza attiva sull’importanza della salute mentale e raccontare quante esperienze supportano le persone che soffrono di queste fragilità. Ci aiuteranno l’utilizzo dei social media e l’impegno di RAI per la Sostenibilità, che chiederà spazi di diffusione locale ai TG Regionali in ogni regione del viaggio.
Madrina dell’iniziativa è la principessa Philippa Torlonia.
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