Via dalla pazza folla
Via dalla pazza folla
Lei (Juno Temple, nella foto) è una ragazza indipendente che eredita una fattoria in Inghilterra sul finire dell’’800. Non le mancano i pretendenti: il vanitoso soldato Frank, lo scapolo riservato William, il pastore Gabriel (Matthias Schoenaerts). Tra paesaggi naturalistici ritratti da una poetica fotografia, la storia si snoda melodrammaticamente, con costumi sgargianti, attori dotati ed una bella regia – di Thomas Vinterberg – che rende il lavoro non convenzionale e piacevole. Non è poco. Per chi ama i grandi racconti romantici.
We are your friends
Eccoci di nuovo con Zac Efron, il gruppo di amici periferici gasati e il sogno di fare il dj. Cole, cioè Efron, incontra il “maestro” James e s’innamora della sua donna Sophie. Nonostante la musica scatenata di danza elettronica – forse l’elemento più piacevole – gli attori risultano delle figurine, i clichè si sprecano, la regia di Max Joseph è superficiale e non si sa se piacerà davvero ai ragazzini. Peccato!
Storie sospese
Regge ancora il delicato, umile film di Stefano Chiantini, Vita di persone che lavorano ad un traforo delle grandi opere. Thomas, un perfetto Marco Giallini, è un rude operaio in difficoltà con la moglie (l’intensa Simonetta Solder, il rapporto fra i due coniugi forse il momento più alto del film). Tra ingiustizie (sempre eccellente Giorgio Colangeli) e ribellioni (la brava maestra Maya Sansa) il racconto è appunto fatto di minimalismo, di storie sospese personali e sociali, complice la pulitissima fotografia. Da non perdere.
Dei film di Venezia – Non essere cattivo di Claudio Caligari (bella esercitazione postpasoliniana) -, Marguerite (eccezionale performance attoriale) -, L’Attesa- bella opera prima -, e Per amor vostro con la bravissima Golino s’è già parlato i n questa rubrica. Sono tutti film da non perdere.
In sala ancora l’esilarante Un disastro di ragazza con Tilda Swinton, l’italianissimo Tutte lo vogliono con Enrico Brigano e l’eccellente Inside Out.