Via al MotoGP: bottino pieno Ducati e super Marquez

Con il GP di Thailandia si dà ufficialmente il via al Mondiale di MotoGP 2025 e la Ducati fa subito bottino pieno con i fratelli Marquez e Bagnaia che li insegue
Alex e Marc Marquez del team Ducati Lenovo sul podio con Francesco Bagnaia Team al MotoGP Thailand, Buriram, 2 marzo 2025. EPA/RUNGROJ YONGRIT

Una domenica dolcissima per il team Ducati che vede, già dal primo round del Mondiale, ben 4 Rosse – che siano queste del team principale o meno – nei primi 4 posti, ad indicare che la Rossa c’è e che il Mondiale, quest’anno si giocherà in casa.

Il ritorno del “Cabroncito”

Protagonista indiscusso di questo primo finesettimana è sicuramente Marc Marquéz, chiamato affettuosamente il “cabroncito”. Il catalano classe 1993 e 6 volte campione del mondo dal 2013 al 2019, inizia alla grande il suo debutto nel team ufficiale di Ducati e domina per intero il primo weekend di gare.

Marc Marquez completa, infatti, un weekend davvero perfetto alla sua première con la moto ufficiale Ducati: prima la pole, poi la vittoria nella gara sprint e, per finire, il trionfo nella gara lunga, per lui vittoria numero 63 in carriera. Vittoria fatta dal mix perfetto dell’ottimo feeling tra moto e pilota, esperienza e anche ingegno perché, nel caldo soffocante di Buriram, il maggiore dei Marquez è riuscito a trovare l’escamotage perfetto per risolvere un problema di pressione delle gomme senza rinunciare alla vittoria. Partito pulito dalla pole, Marc ha infatti subito preso un comodo vantaggio sul fratello minore. Al settimo giro, però, un calo della pressione allo pneumatico anteriore lo ha costretto a rallentare e perdere il vantaggio accumulato con il fratello. Ed ecco qui il colpo di genio: ben consapevole del fatto che non avrebbe potuto guidare con lo pneumatico in quelle condizioni, decide di non intraprendere una lotta con Alex ma, anzi, lo lascia passare e gli rimane attaccato tutto il tempo per godere dell’aria calda e rimettere in pressione l’anteriore. Il tutto solo, però, fino a 4 giri dalla fine quando, dopo essere stati incollato al leader tutto il tempo, ha ripreso la testa della corsa per chiudere persino con un paio di secondi di vantaggio.

Una vittoria che è, dunque, il risultato di una perfetta strategia del 6 volte campione del mondo che, comunque, ha certamente goduto del fatto che il fratello non sia riuscito ad allungare dopo aver preso la leadership della gara e che Bagnaia, appena dietro di lui, non sia riuscito a disturbarlo. Ma comunque, tra strategia, fortuna e qualunque altra cosa gli si voglia dire, una cosa è certa: il catalano alla fine del weekend ha già fatto bottino pieno, totalizzando ben 37 punti che lo lanciano subito in fuga nella classifica di un Mondiale che si concluderà dopo altre 21 tappe, solo a metà novembre. E se è ancora presto per fare pronostici, una cosa ci sembra già certa: il “cabroncito” sembra voler tornare indietro con le lancette a prima dell’incidente di Jerez che ha segnato il confine tra il Marc Marquez pluricampione del mondo e il Marc Marquez “semplice” pilota e il team Ducati sembra il luogo perfetto per questo viaggio nel tempo che lo consegnerebbe ancora di più nella storia di questo sport. E se è ancora presto per parlare di questo, parliamo intanto del primo pezzo di storia che la Ducati ha permesso di scrivere perché, dopo l’1-2 degli “hermanos” Marquez a Buriram, rispettivamente con la Ducati e il team Gresini, i due diventano i primi due fratelli della storia della MotoGP a piazzarsi ai primi due posti di un Gran Premio.

 

Un pizzico di amarezza per Pecco

Sul circuito di Buriram è subito tripletta Ducati, ma l’ordine non è quello che qualcuno si aspettava o, meglio, sperava, con il nostro “Pecco” Bagnaia che, benché sul podio, sembra già fin troppo lontano dal nuovo compagno di squadra. Due terzi posti: questo il bottino di Pecco nel weekend thailandese che, un po’ come nella passata stagione, gli ricordano che ogni tanto il nostro campione deve, a volte, accontentarsi. Un esercizio sicuramente difficile per il 63 perché ha visto, sia nella sprint che nella gara lunga, il 73 e il 93 lì, a un passo da lui, così vicini, ma irraggiungibili. E che fossero irraggiungibili Pecco lo ha intelligentemente capito. Infatti, diversamente da come avrebbe fatto nel passato, ha deciso di non ingaggiarsi in una gara per lui impossibile e che avrebbe potuto relegarlo in posizioni ben peggiori, ed è rimasto a guardare e “accontentarsi” di un terzo posto che, comunque, non è affatto male come punteggio in ottica mondiale. Questa, però, l’analisi a freddo di chi, di certo, non è campione del mondo di MotoGp perché, ovviamente, il nostro Pecco ha interpretato un po’ diversamente il suo risultato.

«Non sono soddisfatto, ma va bene così. Non è una questione di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, se fossi soddisfatto non dovrei essere qui, il mio obiettivo non è far terzo», queste le parole del campione azzurro che ha poi continuato ai microfoni di Sky: «È stata una gara passata a guardare. C’ho provato, ma ogni volta che mi avvicinavo a meno di mezzo secondo dovevo rilasciare e allungare un po’ per le gomme. O ne hai di più come Marc che oggi giocava con noi, o nel mio caso io ho fatto molta fatica, ho passato una gara a guardare». Un inizio da dimenticare, dunque, per il nostro Pecco che, con un sentimento opposto rispetto a quello di Luigi Dall’Igna (direttore generale di Ducati Corse), fiero del lavoro del suo team, pensa già a ricucire il gap con il compagno di squadra e, soprattutto, trovare il giusto feeling con la sua GP25 che, per il momento, sembra davvero lontano. Ma noi che conosciamo bene il nostro Pecco e sappiamo quanto riesca ad essere più forte dopo ogni caduta, sappiamo già che non mancherà di regalarci una magnifica lotta al Mondiale.

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it

 

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons