Vesuvio fra le sette meraviglie

Lo possono scegliere i cittadini votando su una pagina web in concorrenza con le Galapagos, le Maldive e il Gran Canyon
Il Vesuvio e il Golfo di Napoli
Non sono delle miss e non sfilano in abiti succinti su una passerella, ma la loro bellezza è davvero incomparabile e si stanno confrontando in una competizione internazionale. Sono le 28 finaliste candidate a divenire una delle sette nuove meraviglie della natura mondiali. Si tratta di splendori del calibro delle Maldive, della Foresta Amazzonica, del Gran Canyon e delle Galapagos, che ognuno può votare, via mail o telefonicamente, fino all’11 novembre di quest’anno. Anche l’Italia è in gara con una bellezza unica e pericolosa, il Vesuvio, che ha già battuto nelle “semifinali nazionali” il Monte Bianco e resiste in graduatoria con l’italosvizzero Matterhorn-Cervino.

Per esprimere le proprie sette favorite basta collegarsi alla pagina web www.new7wonders.com, scegliere una delle lingue a disposizione, visualizzare le bellezze in gara, registrarsi e votare. Una cartina geografica visualizza, in tempo reale, le scelte effettuate nelle varie parti del mondo.

La gara è indetta dall’organizzazione svizzera no-profit “New 7 wonders of nature” e segue di qualche anno la selezione che ha decretato le 7 nuove meraviglie del mondo moderno (l’italianissimo colosseo, le rovine maya di Chichen Itzá in Messico, quelle inca del Machu Picchu, il TajMahal in India, la grande muraglia cinese, il Cristo redentore di Rio de Janeiro in Brasile e l’antica città di Petra in Giordania) che hanno a loro volta soppiantato le sette meraviglie del mondo antico (i giardini pensili di Babilonia, il Colosso di Rodi, il Mausoleo di Alicarnasso, il tempio di Artemide di Efeso, il fato di Alessandria in Egitto, la statua di Zeus ad Olimpia in Grecia e la piramide di Cheope a Giza, l’unica ancora esistente).

Anche se a favore del Vesuvio si sono schierati la Provincia di Napoli e il ministero dell’Ambiente, che hanno diffuso un video promozionale (www.provincia.napoli.it/vesuvio.html) con Peppino di Capri come testimonial e lo slogan “vota Vesuvio, un voto per l’Italia” appellandosi agli italiani della Penisola e diffusi nel mondo, l’iniziativa non è stata granché pubblicizzata. In altre parti del mondo, invece, le cose stanno andando diversamente. In Indonesia, ad esempio, il presidente SusiloBambangYudhoyonoe il suo vice JusufKahahanno fatto appello ai cittadini affinché votino l’isola di Komodo. Gli studenti libanesi hanno invece mobilitato la rete per far scegliere la grotta di Jeita, in Bangladesh sono stati creati degli internet-point per invitare la popolazione, poverissima, a votare sul webil delta del Sundarbans e il suo bosco di mangrovie, mentre a Tel Aviv un contatore gigante segnala il tempo ancora a disposizione per votare (il mar Morto). Tra i più attivi, inoltre, ci sono i polacchi, in gara col distretto dei laghi Musurian, e i vietnamiti, finalisti con la baia di Ha-Long.

Il Vesuvio, al momento, può contare soprattutto sul quel fascino incontestabile che lo ha reso famoso in tutto il mondo, anche grazie alle innumerevoli canzoni che l’hanno decantato. Sulle sue pendici è stata ubicata la baracca della fattucchiera Amelia, una dei personaggi dei fumetti Disney, e sui suoi pendii si allenò, nel 2010, Sebastian Vettel, che dopo la conquista del suo primo titolo mondiale in Formula uno lo definì un portafortuna per la sua carriera. Alle pendici del vulcano, inoltre, sorgono gli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, testimonianza preziosa di antiche civiltà.

Al di là delle tentazioni patriottistiche, tuttavia, scegliere tra tanti splendori naturali è davvero difficile e qualunque sia il risultato, nulla verrà tolto ai soggetti in gara. I votanti, invece, avranno avuto la possibilità, dopo aver visionato le schede delle bellezze in gara, di conoscere un po’ di più il creato… e alla fine, che vinca soprattutto la natura con le sue meraviglie, patrimonio di tutti.

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