Vescovo di Roma

 
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Questo contributo offre una breve riflessione sul ministero del vescovo di Roma. L’Ut unum sint di Giovanni Paolo II (1995) riconosce che, anche se la Chiesa Cattolica Romana è conscia di avere preservato nel ministero del vescovo di Roma «il segno visibile e il garante dell’unità», nel suo sviluppo storico questo ruolo continua a costituire una difficoltà per la maggior parte dei cristiani di altre Chiese. La stessa enciclica parla del desiderio condiviso di trovare un modo di esercitare questo ministero che, senza sacrificare l’essenziale, possa essere abbracciato da altri cristiani. In questo contesto, il documento prodotto nel 2016 a Chieti dalla Commissione mista per il dialogo tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa, dal titolo Sinodalità e Primato nel Primo Millennio. Verso una comune comprensione nel servizio all’unità della Chiesa, rappresenta un passo importante. Su questa base si potranno affrontare le differenze riguardo al ministero del vescovo di Roma che sono nate durante il secondo millennio, e in modo particolare l’interpretazione teologica dell’insegnamento del Concilio del Vaticano I riguardo al primato del papa.
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