Vertice di Puglia, al G7 si discute di Africa, guerre e Intelligenza artificiale

Sud globali, intelligenza artificiale, tratta dei migranti, cambiamenti climatici, Africa: questi i temi di apertura del forum del “Gruppo dei 7”, alternati a curiosità e assaggi di ospitalità italiana
Foto di gruppo G7 (Fonte g7italia2024)

Il luogo, la Puglia, e il logo, un albero di ulivo del mar Mediterraneo con 7 rami, tanti quanti sono gli Stati che compongono il “Gruppo dei 7”. Questi i simboli che il governo italiano, detenendone la presidenza per tutto il 2024, ha scelto per connotare il Vertice del G7 che ha preso il via nella giornata di ieri.
Il ramo d’ulivo rappresenta la pace e infatti le 7 nazioni del forum G7 (Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America) si sono messe tutte insieme al lavoro proprio per cercare soluzioni concrete ai conflitti bellici europei e mediorientali.
La Puglia poi è stata scelta come sede del Summit non certo perché «è un luogo dove la criminalità organizzata è di casa», come certa stampa estera ha cercato di dipingerla in questi giorni, ma bensì, perché è «una terra – ha dichiarato la presidente Giorgia Meloni ad apertura di lavori – che storicamente fa da ponte tra Occidente e Oriente, è una terra di dialogo al centro del Mediterraneo ed è anche una regione del Sud Italia che testimonia il nostro intento di rafforzare il dialogo con le nazioni del Sud globale».

(fonte G7 Italia 2024 Flickr)

È con questi presupposti dunque che a Fasano, suggestivo borgo della provincia di Brindisi, Giorgia Meloni ha fatto gli onori di casa e ha dato ufficialmente il via al Vertice G7. La premier, in perfetto orario sul programma, è apparsa a fotografi e televisioni di tutto il mondo con il volto disteso e un passo pimpante, sostenuto dagli oltre 2 milioni di consensi ricevuti alle recenti elezioni europee. Alla spicciolata sono quindi arrivati a Borgo Egnazia, la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del consiglio europeo Charles Michel, il primo ministro britannico Rishi Sunak, il cancelliere Olaf Scholz (Germania), i primi ministri Fumio Kishida (Giappone), Justin Trudeau (Canada), e i presidenti Emmanuel Macron (Francia) e Joe Biden (Usa).
Rispettato il cerimoniale dei convenevoli, i leader G7 si sono concessi abbracci e saluti più fraterni, poi, tutti in posa per la foto ricordo, non prima però che la presidente Meloni facesse ella stessa un selfie per immortalare l’evento. Il tardo pomeriggio si è aperto con uno schieramento di forze dell’ordine che si è fatto ancora più imponente all’arrivo del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky che, perorata la drammatica causa della guerra contro la Russia, ha ottenuto dalla premier Meloni «un sostegno finanziario aggiuntivo per l’Ucraina di circa 50 miliardi di dollari».

(fonte G7 Italia 2024 Flickr)

I 7 leader si sono quindi accomodati a una “tavola rotonda” intagliata anch’essa nel legno di ulivo e hanno discusso sui topic del G7-2024 che verranno trattati e approvati nel documento finale che oggi in serata sarà redatto e firmato da tutto il G7 a chiusura dei lavori. Si affrontano così le criticità legate all’intelligenza artificiale generativa, ai cambiamenti climatici, alle migrazioni e ai trafficanti che sfruttano la disperazione degli esseri umani.

Reporter Africa dal Media centre (foto di Michele Zasa)

«Intendiamo valorizzare ciò che ci unisce – ha detto in proposito la premier – e rafforzare la nostra collaborazione nel saper dialogare con tutti». Una collaborazione vitale che ha introdotto il tema “Africa” che tutto il G7 ha grandemente a cuore. «Ho raccolto dai miei colleghi – ha detto al riguardo Meloni – ampio sostegno e condivisione per il “Piano Mattei per l’Africa” che prevede una cooperazione da pari a pari con le nazioni africane e che sta già dando i suoi frutti con l’avvio dei primi progetti pilota».

Primizie di Puglia al G7 (foto Michele Zasa)

Nel frattempo i familiari e gli attaché particolari dei leader G7 hanno ammirato, in visita guidata, le bellezze archeologiche del museo di Fasano, i vigneti e gli oliveti secolari brindisini. «Oltre a lavorare tantissimo – aveva detto poco prima agli ospiti la presidente Meloni –, spero che riuscirete anche ad assaporare un po’ dell’ospitalità per la quale l’Italia è famosa nel mondo». E di certo la premier si riferiva alle delizie culinarie made in Salento che sono state imbandite durante la cena di gala del G7 che, offerta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è tenuta nella serata di ieri nel Castello Svevo di Brindisi. Alle 22:30, però, tutti a dormire, perché è stata una giornata molto intensa e soprattutto perché la notte porta consiglio e questo il presidente Biden lo sa bene, visto che scusandosi ha saltato la cena, preferendo riposare più a lungo nella quiete di un trullo seicentesco.

E oggi è un altro giorno e per la prima volta nella storia dei summit dei “grandi” del pianeta, un pontefice vi prenderà parte. È infatti il giorno di papa Francesco che, più atteso di una rock star e scortato dall’élite della gendarmeria vaticana, nel primo pomeriggio raggiungerà Borgo Egnazia dove si tratterrà fino al tramonto del sole sugli ulivi di Puglia. Papa Francesco farà incontri bilaterali molto intensi con tutti i protagonisti del G7, e anche con la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva. Non è difficile immaginare cosa chiederà a costei!
Anticipazioni trapelate sul discorso che papa Francesco farà oggi sull’intelligenza artificiale narrano di una seria preoccupazione del papa sullo spregiudicato impiego che nelle recenti guerre si sta facendo di armi letali manovrate e indirizzate su bersagli umani direttamente dall’intelligenza artificiale che stermina centinaia di vite innocenti identificandole come meri effetti collaterali.

(foto di Michele Zasa)

Tante dunque le risposte che tutto il mondo si attende da questo secondo giorno del G7 e centinaia di giornalisti provenienti da tutti i continenti si apprestano a raccontarlo dal media centre allestito alla Fiera del Levante di Bari, visto che nessuno della stampa può, per motivi di sicurezza, raggiungere fisicamente Borgo Egnazia. Ma il media centre barese è dotato di tutto punto: mega screen, connessioni Internet, strumentazioni di ripresa audiovisiva e fotocopiatrici, compresa una prayer room purtroppo senza crocifisso, per momenti di raccoglimento spirituale e perfino un’area ludica “play the game” dotata di due flipper anni ’60, biliardino e tavolo da ping-pong.
Forse anche un’altra cosa si è verificata per la prima volta nella storia dei summit G7: nel kit fornito alla stampa, la penna e il taccuino sono stati sostituiti da cavetti usb, e power-bank. È solo una casualità o è la rivincita dell’intelligenza artificiale sui vecchi flipper anni ’60 che nel frattempo incuranti continuano a emettere assordanti suoni metallici?

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