Tutti protagonisti del patto educativo globale

A partire dal minuto 38:02 è possibile rivedere il focus sul Patto educativo - con giovani, esperti e addetti ai lavori - svoltosi nell'ambito dell'incontro annuale del Gruppo Città Nuova, in attesa dell'evento promosso dal papa, che si svolgerà il 14 maggio in Vaticano.

Il mondo contemporaneo è in continua trasformazione e deve affrontare crisi ricorrenti. I vari Stati, le differenti comunità, sono indissolubilmente legati e la diffusione del Coronavirus in poche settimane in tutto il pianeta lo ha dimostrato. Ecco perché bisogna lavorare insieme per il futuro del pianeta, che non può essere lasciato nelle mani di pochi. Bisogna mettersi tutti in gioco, al servizio della comunità globale, per ricucire gli strappi e le lacerazioni, costruendo insieme una nuova solidarietà universale e una società più accogliente.

È per questi motivi che papa Francesco, lo scorso settembre, ha lanciato una mobilitazione internazionale per ricostruire il patto educativo globale. Rivolgendosi a tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore il bene comune, di tutte le culture e di tutte le professioni, ha proposto «un incontro per ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione. Mai come ora – ha sottolineato il papa – c’è bisogno di unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna». La data prescelta per l’incontro è il 14 maggio, nell’aula Paolo VI in Vaticano.

Il percorso verso questo appuntamento è però preceduto e accompagnato da incontri, seminari, approfondimenti ed eventi in tante parti del mondo, per aumentare la consapevolezza del problema, proporre riflessioni, sollecitare l’individuazione di possibili percorsi di confronto e di dialogo.

In quest’ottica si inserisce anche il focus Il patto educativo in diretta che si è svolto sabato 22 febbraio a Castel Gandolfo, nell’ambito dell’incontro annuale degli “appassionati” della cultura, delle produzioni, delle riflessioni proposte dal gruppo editoriale Città Nuova.

A questo link è possibile rivedere la diretta streaming, a partire dal minuto 38:00, del focus in cui con giovani, esperti e addetti ai lavori hanno dialogato cercando, insieme, di «trovare soluzioni, avviare processi di trasformazione senza paura e guardare al futuro con speranza», come suggerito dal pontefice. Nel corso del focus è intervenuta Carina Rossa (pedagogista, membro del Comitato per il patto educativo e di Scholas Occurrentes), che ha parlato del patto educativo, di come provare a ricomporlo e delle iniziative del Villaggio educativo che sarà allestito in Vaticano in preparazione del 14 maggio. Hanno partecipato anche il regista Fernando Muraca, autore di Liberamente Veronica, che si è soffermato sulla necessità di un rapporto intergenerazionale, e lo psicologo Ugo Morelli, docente dell’Università di Bergamo e saggista, che ha proposto dei percorsi di risoluzione dei conflitti attraverso il ricorso alla creatività e al dialogo.

L’insegnante e formatrice Patrizia Bertoncello ha parlato della necessità di insegnare e sperimentare l’inclusione sin dai banchi di scuola, mentre in un contributo video lo psicoterapeuta e scrittore Alberto Rossetti ha spiegato perché i giovani non sono una minaccia: il loro essere fuori dagli schemi può spaventare, ma è essenziale per il rinnovamento sociale.

Il focus è stato un’occasione per approfondire l’importanza dell’educazione reciproca e del dialogo tra generazioni, al fine di «promuovere insieme e attivare, attraverso un comune patto educativo, quelle dinamiche che danno un senso alla storia e la trasformano in modo positivo», come indicato dal papa. Per diventare, ciascuno, protagonista consapevole di questa alleanza, «facendosi carico di un impegno personale e comunitario, e coltivare insieme il sogno di un umanesimo solidale».

 

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