Verso Milano 2012

“La Famiglia: il lavoro e la festa” è il tema scelto dal Santo Padre per il prossimo Incontro mondiale delle famiglie.
incontro famiglie milano

La Famiglia: il lavoro e la festa: questo il titolo dell’Incontro mondiale delle famiglie del 2012 che si terrà Milano. Mons. Erminio De Scalzi, vescovo ausiliare di Milano, in una conferenza stampa ha presentato l’evento sottolineando che «l’attenzione alla famiglia è nel dna della Chiesa ambrosiana, come testimonia il percorso pastorale svolto dal 2006 al 2009 a essa dedicato».

 

L’incontro mondiale delle famiglie per Milano sarà il primo di una triade: precede infatti quello del 2013 per i 1700 anni dall’Editto di Milano sulla libertà religiosa e quello del 2015 per l’Expo. La chiesa di Milano intende coinvolgere l’intera comunità cristiana per questo evento. Un coinvolgimento attivo e responsabile «a cerchi concentrici: dalle parrocchie alla diocesi, alle altre diocesi, alle Conferenze episcopali nazionali».

 

L’ospitalità, altro tratto caratteristico milanese, non significa solo preparare le strutture per accogliere le migliaia di persone attese, ma soprattutto «aprirsi al dialogo vero, per fare tesoro delle tante ricchezze che ci porteranno le persone provenienti da tutto il mondo. L’organizzazione dell’incontro sarà un forte stimolo a concentrare la nostra attenzione pastorale alle famiglie, con uno sguardo aperto alla mondialità». E in quest’ottica monsignor De Scalzi ha anche auspicato un’ospitalità completamente gratuita alle famiglie che verranno dai Paesi del Sud del mondo. A proposito di strutture ricettive e della macchina organizzativa, il delegato ha parlato di una fondazione improntata a «essenzialità e sobrietà», e ha invitato le famiglie della diocesi a ospitare altre famiglie, le parrocchie e le case religiose ad aprirsi con disponibilità, sia in città, sia nell’hinterland.

 

Le location dei momenti più attesi, ai quali parteciperà Benedetto XVI (la Festa delle testimonianze di sabato 2 giugno e la messa conclusiva di domenica 3 giugno) non sono ancora state individuate. Andranno scelte con oculatezza, perché sono attese 500 mila persone. Con una forte presenza di Paesi dell’Est, che potrebbero essere “invogliati” dalla relativa vicinanza con la città.

 

De Scalzi ha concluso con una considerazione carica di fiducia per la famiglia di oggi, che certamente ha i suoi problemi, «ma sono ancora tante le storie di fedeltà, che non fanno notizia, ma sono l’anima della società». E da parte dell’arcivescovo non è mancata una parola di speranza anche per le famiglie segnate dalla ferita della separazione e del divorzio. Rispondendo a una domanda in proposito, Tettamanzi ha detto: «L’Incontro mondiale si rivolge a tutte le famiglie, quelle perfette e quelle imperfette, quelle sante e quelle peccatrici».

 

Il logo dell’incontro ha al centro l’immagine stilizzata del Duomo. Scelta che da un lato identifica il luogo dell’evento, dall’altro rappresenta l’abbraccio di Maria nascente – a cui il duomo è dedicato – alle famiglie che da tutto il mondo raggiungeranno Milano. La famiglia si staglia davanti alla cattedrale, ed è la cattedrale stessa a racchiudere e definire le figure delle persone. Ciò sta a rappresentare come la fede sia la guida affinché la famiglia possa sviluppare al suo interno tutti i valori cristiani e umani. Le linee che definiscono il Duomo richiamano alla mente anche il lavoro: paiono lo sky-line di una città operosa, dove emergono le ciminiere di ditte nel pieno della loro attività. L’atteggiamento gioioso dei componenti della famiglia descrive un’occasione di festa, le braccia tese l’una verso l’altra parlano di felicità e unione. E i colori che compongono la cattedrale disegnano un evento il cui orizzonte è il mondo intero.

I più letti della settimana

Il sorriso di Chiara

Abbiamo a cuore la democrazia

Carlo Maria Viganò scismatico?

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons