Verso Madrid

Pellegrinaggio spirituale e non evento estemporaneo. È la Giornata mondiale della gioventù, l’appuntamento dell’estate, da non perdere
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2 milioni di partecipanti previsti. 287 mila già iscritti: rigorosamente online. 48 mila già prenotati dall’Italia. Sarà il grande evento dell’estate. È la Giornata mondiale della gioventù di Madrid dal 16 al 21 agosto. Don Nicolò Anselmi, da tre anni e mezzo, è il responsabile del Servizio nazionale della pastorale giovanile della Cei.

 

Quali sono le difficoltà più grandi del mondo giovanile?

«I giovani sono sofferenti e assetati. Sofferenti dal punto di vista affettivo e professionale. Attraversano le difficoltà economiche dello loro famiglie, lo smarrimento valoriale senza riferimenti precisi della società e ricevono solo proposte che portano ad una felicità effimera. Allo stesso tempo è un tempo di grande sete e fame spirituale, forse non direttamente di Dio, ma di amicizie profonde, di amore vero, di autenticità che sono l’anticamera ad un incontro con Dio che ci ama e ci riempie il cuore definitivamente».

 

Nei media la Chiesa è spesso presentata come gerarchia e istituzione. Può essere una difficoltà di accesso alla fede?

«Nei media c’è un’immagine distorta della Chiesa, ma poi i giovani valutano la realtà in base ai rapporti che hanno con la chiesa popolare. Ciò che conta è il parroco o il testimone che hai vicino a te. Nell’ultima ricerca Iard del 2010 il 52 per cento dei giovani tra i 18 e i 29 si definiscono ancora cattolici, la Chiesa resta la sua famiglia. Sono molti di meno quelli che la frequentano, ma sentono comunque che le loro radici relazionali sono lì»

 

In vista di Madrid qual è la proposta che la Chiesa italiana fa ad un giovane oggi?

«La prima proposta è di una vita interiore profonda per cercare di fuggire la superficialità e la rapidità che non soddisfa. La seconda è la riscoperta dell’amicizia e della vita fraterna e comunitaria. Non servono più tanto le riunioni del passato ma ci vuole più tempo da dedicarci e con più cuore. La terza proposta è un rinnovato impegno sociale, oltre i servizi in parrocchia, per il bene comune. La santità dei giovani passa per la costruzione della civiltà dell’amore, dell’unità nei propri ambienti: l’università, la scuola, il lavoro, la politica»

 

A chi è rivolto l’invito per la Gmg?

«La Gmg non è un incontro, né un grande evento, ma è un pellegrinaggio missionario dove il papa invita i giovani di tutto il mondo. L’invito è rivolto ai giovani cattolici dai 14 ai 32 anni, ma lo spirito avventuroso coinvolge un po’ tutti i loro amici, anche se non frequentano la Chiesa, proprio per sperimentare un volto della Chiesa gioioso, semplice, giovanile che fa scattare in molti ragazzi un avvicinamento alla fede e fa nascere nuove vocazioni. Le iscrizioni sono, fino all’ultimo momento, sempre aperte».

 

Previsioni sulle partecipazioni dei giovani italiani?

«100 mila partecipanti. Più di 48 mila sono già prenotati per i gemellaggi con le 61 diocesi della Spagna che si svolgeranno dall’11 al 15 agosto. A Colonia, l’ultima Gmg europea, erano 8 mila e 900. È un incremento notevole che dimostra come per questi giovani la Gmg sarà l’esperienza dell’estate che durerà 15 giorni. Inoltre nei gemellaggi con le diocesi spagnole i gruppi sono formati da numeri ridotti. Ciò significa un rapporto più personale, intimo, di famiglia e amicizie durature nel tempo».

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