Verso il Golden Gala

Tante le stelle dell’atletica in gara a Roma. Al loro fianco anche alcuni promettenti azzurri. Come Veronica Borsi (nella foto con la medaglia di bronzo a Goteborg in Svezia), fresca primatista italiana dei 100 ostacoli, “risorta” sportivamente dopo un lungo infortunio
L'atleta Veronica Borsi

Un programma di gare ricchissimo. Oltre quattro ore di grandi sfide. Come da consolidata tradizione. Quella che andrà in scena giovedì sera, nella cornice dello stadio Olimpico di Roma, non sarà però un’edizione del Golden Gala come le precedenti. E non potrebbe essere diversamente, visto che sarà la prima senza Pietro Mennea. Il campione di Barletta, scomparso il 21 marzo scorso, nella sua carriera ha partecipato per tre volte al meeting della Capitale, ottenendo due vittorie, una nell’edizione inaugurale del 1980 e un’altra nel 1983. Così, proprio alla memoria della “freccia del sud” è intitolata l’edizione 2013 di questo appuntamento agonistico, uno tra i più importanti dell’intera stagione dell’atletica leggera internazionale.

Il cast degli iscritti è davvero di primo piano. Tanto per cominciare, per il terzo anno consecutivo sarà presente al via l’attuale uomo copertina dell’atletica mondiale, Usain Bolt. Sì, proprio lui, il due volte campione olimpico, nonché primatista mondiale, di 100, 200 e staffetta 4×100 metri. Insieme al fenomeno giamaicano (che dovrà guardarsi in particolare da Justin Gatlin, velocista a stelle e strisce bronzo ai Giochi di Londra), potremo ammirare anche altri atleti che la scorsa estate vinsero la medaglia d’oro olimpica. Si va da Allyson Felix (200 metri), a Brittney Reese (salto in lungo) e Christian Taylor (salto triplo), tutti statunitensi, dal francese Renaud Lavillenie (salto con l’asta), alla russa Anna Chicherova (salto in alto). Solo per citarne alcuni.

Tra i nomi di primissimo piano del panorama internazionale di questo sport, cercheranno di ritagliarsi un piccolo spazio di gloria anche alcuni azzurri che, dopo anni avari di soddisfazioni per i nostri colori, nella prima parte della stagione hanno offerto performance che fanno ben sperare per il futuro. Gli addetti ai lavori, li hanno definiti come i protagonisti di una vera e propria “primavera azzurra”, condita di diversi record nazionali e piazzamenti importanti. Come ad esempio quelli ottenuti ai campionati europei indoor disputati a inizio marzo a Goteborg, che hanno portato in dote all’Italia un bottino finale di cinque medaglie e dieci finalisti con un’età media complessiva inferiore ai venticinque anni. Un segnale davvero incoraggiante, in netta controtendenza rispetto al recente passato.

Al Golden Gala, ne vedremo all’opera qualcuno. Daniele Greco, ad esempio, specialista del salto triplo, è certamente quello su cui si riversano le maggiori attese. Dopo l’ottima stagione scorsa, coronata con il brillante quarto posto a cinque cerchi alle spalle di Fabrizio Donato (a Roma purtroppo assente per i postumi di un infortunio), Daniele quest’anno ha vinto l’oro agli europei indoor con una misura (17.70) che ne fa automaticamente uno degli atleti da battere ai prossimi campionati del mondo che si disputeranno tra poco più di due mesi a Mosca (dal 10 al 18 agosto). E c’è grande attesa anche per la prima uscita stagionale all’aperto della giovanissima saltatrice in alto Alessia Trost, campionessa del mondo junior in carica, che a gennaio ha scavalcato l’asticella posta a due metri, la misura che segna il confine tra una buona saltatrice e una … fuoriclasse.

Da seguire con curiosità la prova di Michael Tumi, ventitreenne vicentino che si è affacciato quest’anno alla ribalta internazionale (bronzo nei 60 metri ai citati europei indoor) e che sogna di diventare il secondo uomo bianco della storia a correre sotto la barriera dei dieci secondi nei 100 metri. Inoltre, un occhio di riguardo lo merita certamente anche la venticinquenne romana Veronica Borsi. La nostra rappresentante domenica scorsa ha stabilito il nuovo record italiano nei 100 metri ostacoli, con un tempo (12”76) che conferma ulteriormente i buoni risultati dei mesi scorsi (anche lei ha conquistato il bronzo agli europei indoor, in quella occasione nei 60 metri ad ostacoli) e che la pone ora in grado di difendersi al cospetto dell’eccellenza mondiale di questa distanza. Chi lo avrebbe mai detto, considerando che l’atleta azzurra negli anni scorsi aveva addirittura pensato di smettere a causa di un grave infortunio al tendine d’Achille sinistro (avvenuto nel 2005), da cui non riusciva proprio a riprendersi. Ma la Borsi, con grande tenacia, non ha mollato, e adesso risultati di tutto rispetto ripagano la sua scelta di andare avanti. Insomma, non resta che aspettare l’inizio delle gare e godersi lo spettacolo. Sperando in qualche squarcio d’azzurro.

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