Verona, duemila anni di storia

Sviluppata sulle rive dell’Adige, la città è stata caratterizzata dai suoi inizi da una ricca realtà artistica e una forte tradizione culturale.
Fiume Adige. In fondo si osservano il teatro romano e, sul Colle San Pietro, il castello omonimo. Foto: Candela Copparoni
Anello esterno dell’Arena di Verona, sulle cui aperture si leggono ancora in numeri romani gli ingressi dal 64 al 67. Foto: Candela Copparoni

Storicamente conosciuta come “la città dipinta” per i numerosi affreschi con motivi religiosi e mitologici che adornano ancora le facciate dei palazzi; casa di Dante Alighieri per 7 anni e luogo dove riposano i suoi discendenti; patrimonio dell’Unesco per le sue mura medievali, romane, austriache e veneziane; ostentatrice del nome Minor Hierusalem, ovvero “Piccola Gerusalemme” per le similitudini urbanistiche e topografiche con la Terra Santa.

Ho la fortuna di ripercorrere Verona insieme a una persona che l’ha abitata per ben 60 anni della sua vita; un privilegio che mi permette di conoscere la storia, le particolarità e le leggende della città attraverso la scoperta dei grandi e piccoli dettagli architettonici che rimangono incorrotti allo scorrere del tempo. Per me, che solitamente ci arrivo col treno, l’ingresso alla città fortificata è una specie di preparazione psicofisica a quello che andiamo incontro. Percorro corso Porta Nuova, che dalla stazione ferroviaria porta a piazza Bra, la quale accoglie all’interno del Palazzo Barbieri la sede del Comune. Così, oltrepassando i Portoni della Bra, giungo al simbolo per eccellenza di Verona, l’Arena, uno degli anfiteatri romani meglio conservati lungo quasi duemila anni.

Da qui prendo via Giuseppe Mazzini, che mi porta a piazza delle Erbe, costituita sull’antico foro romano e caratterizzata per essere storicamente un centro economico, sociale, politico e giudiziario. Due strutture meritano attenzione: il capitello, fulcro delle attività commerciali che serviva a dettare le unità di misura ai mercanti, ma anche luogo di giustizia dove venivano eseguite punizioni pubbliche; e la colonna in marmo bianco con il leone di San Marco, come simbolo del trionfo e del dominio della Repubblica di Venezia.

Al centro di piazza delle Erbe c’è il suo monumento più antico, la fontana Madonna Verona, diventata emblema della città. Foto: Candela Copparoni

Madonna Verona regge tra le sue mani una scritta con l’antico motto comunale: “Questa città è veramente apportatrice di giustizia e amante di lodi”.

Di fronte si trova il Palazzo Maffei con i sui appariscenti motivi barocchi, attualmente diventato casa museo. Al suo fianco, la Torre del Gardello, sulla quale fu collocato il primo orologio a campana di Verona, conferendole il nome di Torre delle Ore. Significanti sono anche le affrescate Case Mazzanti e la Domus Mercatorum, ovvero la medievale Casa dei Mercanti.

Dentro uno dei negozi della via commerciale Giuseppe Mazzini si conservano un mosaico e resti archeologici della Verona antica. Foto: Candela Copparoni

Nelle immediatezze si trova la piazza dei Signori, coronata dalla scultura di Dante che conferisce il soprannome alla piazza. Per arrivarci, si passa sotto l’Arco della Costa, da cui pende un oggetto non ben identificato. Per alcuni si tratta di una costola di balena, insegna di uno dei negozi tradizionali della zona, mentre la leggenda narra che sia la “costola del demonio” e che «quando vi passerà sotto una persona onesta e pura di cuore, la costola cadrà». Nella piazza spicca il Palazzo della Ragione, anticamente centro del potere politico cittadino, e la sua maestosa scala del XV secolo. Sulla facciata resistono ancora le “Boche de leòn”, che servivano a raccogliere le denunce segrete e anonime da parte dei cittadini contro gli usurai.

Arche Scaligere. Foto: Candela Copparoni

Annesso al palazzo vi è la Torre dei Lamberti, costruita nel 1172. Con 84 metri di altezza è la torre più alta della città; sulla sua cima, due campane segnavano la vita cittadina. Altro palazzo rinomato è la Domus Nova, o Casa dei Giudici, dove si sviluppavano funzioni politiche e amministrative. Di fronte a essa, il Palazzo di Cangrande, che fu la residenza degli Scaligeri e accolse note personalità quali Dante e Giotto. A pochi passi, a lato della chiesa di Santa Maria Antica, giacciono le Arche Scaligere, un monumentale complesso funerario in stile gotico sul quale si innalzano le tombe della famiglia Della Scala. Una peculiarità da osservare è che, dato che gli Scaligeri furono i Signori di Verona per oltre un secolo, il loro stemma si trova ancora oggi diffuso su tutta la città.

Piazza dei Signori, o Piazza Dante, con la Torre dei Lamberti che offre una panoramica completa del centro storico e dei dintorni di Verona, il Palazzo della Ragione, la Casa dei Giudici e l’Arco della Costa. Foto: Candela Copparoni

Da non perdere è la Basilica di Santa Anastasia, la più grande chiesa di Verona, dentro la quale si trova ancora appesa la barra del timone di una delle navi coinvolte nella battaglia di Lepanto. Di fronte alla chiesa osserviamo la casa di Pietro Alighieri, figlio dell’illustre poeta. Dall’altro lato del fiume Adige, un complesso archeologico in cui si conservano tuttora il teatro romano, costruito nel I secolo a.C., e nella parte più elevata la chiesa dei Santi Siro e Libera.

Basilica di Santa Anastasia. All’ingresso, attirano l’attenzione le due acquasantiere sorrette dai “gobbi”, che rappresentano gli sforzi sostenuti per la costruzione del complesso. Foto: Candela Copparoni

Meritevole di essere contemplata è la chiesa di San Fermo, costituita da due chiese sovrapposte: quella superiore, in stile gotico, e quella inferiore, gioiello dell’architettura romanica locale. Al suo interno riposano le spoglie di noti cittadini, tra cui i discendenti di Dante. A 200 metri, immancabile è ammirare Porta Leoni e i suoi resti archeologici, risalenti al I secolo a.C.

Corte Sgarzerie. L’industria veronese della lana
fu estremamente rilevante tra il 1200 e il 1300. Oggi il portico accoglie un ristorante. Foto: Candela Copparoni
Fronte ad agro di Porta Borsari, rimasto integro, risalente al I secolo. Foto: Candela Copparoni

 

 

 

 

 

 

Chi conosce Verona saprà che ci sono tanti altri angoli da scoprire, come la Corte Sgarzerie, composta da una loggia basso medievale anticamente dedicata alla lavorazione della lana e di un sito archeologico, il criptoportico del Capitolium romano, cioè il tempio cittadino. Nelle vicinanze si erge Porta Borsari, che lungo le mura romane costituiva il principale ingresso della città. Degno da vedere è pure il Museo d’Arte di Castelvecchio, situato nell’omonima fortezza scaligera medievale del XIV secolo, e l’adiacente ponte sull’Adige.

Se dopo questa immersione artistica e culturale nella città veneta vi restano ancora un po’ di tempo e di fiato, una visita alla turistica e affollata casa di Giulietta è consentita.

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