Vent’anni di «raggi di sole» in Croazia

Raggio di sole

«La scuola dell'infanzia Raggio di Sole ci riscalda da vent'anni: e vorrei che tutta la città diventasse una grande famiglia come questa scuola». Così il sindaco di Križevci ha salutato la vera e propria folla di alunni, ex alunni, genitori, famiglie e tanti altri che si sono riuniti il 23 maggio scorso nell'auditorium della cittadina croata per festeggiare i vent'anni di attività di questa scuola dell'infanzia che, all'indomani della guerra dei Balcani, è sorta nei pressi della Mariapoli Faro per costruire un futuro di pace.

Operazione non facile in una zona che, pur non direttamente toccata dal conflitto, aveva però visto riversarsi ondate di profughi dalle regioni più interne: «Di quegli anni mi sono rimaste in mente le facce buie, gli sguardi bassi per non salutarsi nemmeno – ricorda la pedagogista Anna Lisa Gasparini, che ha seguito Raggio di sole sin dall'inizio -; davvero non avrei creduto che, partendo dai bambini, si potesse arrivare così lontano».

I circa 800 bambini che sono passati di lì in questi anni sono infatti i giovani adulti di oggi e di domani, che portano nel loro quotidiano quella «pedagogia di comunione», ispirata al pensiero della fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, con cui sono stati educati: «Ricordo che è stato lì che per la prima volta ho imparato che possiamo avere tempo per gli altri, che è con la comunione che si costruisce – racconta una delle prime allieve -. Adesso studio psicologia, ed ho occasione ogni giorno di mettere in pratica quell'attenzione per l'altro che ho vissuto sin da piccola».

Altri affermano di aver imparato in primo luogo il rispetto per l'altro; e anche chi non cita un aspetto particolare, ricorda semplicemente che «al Raggio di Sole stavo bene», come afferma Igor. Anche i genitori riconoscono il valido contributo di questa scuola dell'infanzia nei loro figli, tanto che uno di loro afferma che «c'è qualcosa di speciale che rimane in loro che non so nemmeno spiegare. Portano la comunione, la socializzazione, molto più degli altri loro coetanei. E, portandola anche in casa, ci hanno fatto più famiglia».

Sono circa un centinaio i bambini che oggi frequentano l'asilo, e che insieme a genitori, insegnanti ed alcuni ex allievi hanno messo in scena uno spettacolo per l'anniversario. Dalle canzoni dei più piccoli, ai pezzi per chitarra, flauto o violino dei più grandi che frequentano la locale scuola di musica, è stata una vera festa per tutti: a cui non sono mancati nemmeno il messaggio di augurio della presidente del Movimento dei Focolari Maria Voce e la presenza delle autorità, con i rappresentanti dell'ambasciata italiana, dell'amministrazione regionale e comunale, e del ministero dell'Istruzione.

La prof. Marija Ivanković, direttrice di uno dei dipartimenti del ministero, ha definito il Raggio di sole «un orgoglio per tutta la Croazia. Abbiamo voluto sostenerlo perché è una ricchezza per tutti: per i bambini, per la comunità, e per tutto il ciclo scolastico del nostro Paese, grazie ai seminari su questo metodo educativo aperti agli insegnanti degli altri gradi di scuola. Purtroppo al ministero si sa poco dell'età prescolare, ma è attraverso i più piccoli che si possono spostare le montagne. E questa è una responsabilità che i funzionari di Stato spesso non vedono: per questo voglio ringraziare tutti coloro che si sono impegnati a far crescere questo seme, caduto su un terreno fertile».

Che cresca è un dato di fatto, date le numerose collaborazioni e progetti avviate in questi vent'anni. L'ultimo in ordine di tempo è «Un orto per ogni bambino, tanti orti per tanti bambini», in occasione dell'Expo di Milano: l'assessore alla cultura del comune di Brescia, Roberta Morelli, in qualità di responsabile del Progetto Agazzi – il cui metodo è applicato anche al Raggio di sole – ha infatti proposto un percorso educativo che passa per la vera e propria coltivazione di un piccolo «orto scolastico», i cui risultati sono esposti nel padiglione italiano. La Gasparini ha contattato tra l'altro una degli agronomi del locale politecnico, che ha selezionato specie autoctone per la semina delle verdure e dei fiori.

Ma non meno importante è stata la partecipazione al premio «Ambasciatori della pace» promosso dalla rete internazionale New Humanity all'interno delk progetto Living Peace: Matja, uno dei bambini dell'asilo, è stato scelto tra oltre cento piccoli studenti per essere insignito del titolo di «ambasciatore della pace» perché «è un bravo amico e condivide sempre i giochi». A consegnare la targa è stato il sindaco: «Il Raggio di sole ci ha dato addirittura un ambasciatore – ha commentato -: spero abbia davanti lui una sfolgorante carriera diplomatica».

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