Vent’anni di cambiamento in Sudafrica
L'11 febbraio del 1990 veniva scarcerato Nelson Mandela, uomo simbolo della lotta contro l'apartheid. Si apriva una nuova pagina non solo per il Sudafrica ma per il mondo intero.
Alle 16.14 dell’11 febbraio 1990 Nelson Mandela varcò i cancelli della Victor-Verster Prison a Paarl, uscendone da uomo libero dopo 27 anni di carcere. Alle 20 dello stesso giorno si affacciò al terrazzo del municipio di Città del Capo, per rivolgersi ad una folla di 50mila persone accorsa per assistere all’evento. Sapevano che si stava scrivendo una nuova pagina di storia, che era stato oltrepassato un punto di non ritorno nella lotta contro l’apartheid.
In quel discorso Mandela espresse la sua riconoscenza per Frederik Willem de Klerk, l’allora presidente sudafricano, grazie a cui era stato scarcerato. «La nostra battaglia è giunta ad uno stadio decisivo – proseguì – e la nostra marcia verso la libertà è irreversibile. Ora è tempo di intensificare questa battaglia su tutti i fronti. Tirarci indietro ora sarebbe un errore che le future generazioni non ci perdonerebbero mai».
E infatti la sua scarcerazione fu seguita dall’ammorbidimento delle leggi sull’apartheid e dalla fine del divieto di guidare il partito per i diritti dei neri, l’African National Congress (Anc). Si arrivò così alle prime elezioni multirazziali nel 1994, che portarono Mandela alla presidenza del Paese. Durante il suo mandato diede un contributo prezioso nel sanare le ferite del Paese grazie alla riconciliazione e al perdono, rifiutando di rispondere all’ingiustizia con la vendetta.
L’ex presidente De Klerk, in una recente intervista ad una radio locale, ha ricordato: «Mentre entravo in Parlamento, sapevo che ciò che stavo per dire avrebbe cambiato il Sudafrica per sempre». Quel 2 febbraio di vent’anni fa, De Klerk dichiarò: «Voglio dirlo apertamente: il governo ha preso la decisione di liberare Nelson Mandela senza condizioni. Intendo portare a compimento questa decisione senza indugio». Nove giorni dopo, l’11 febbraio, Mandela usciva dal carcere.
Nel 1993 Mandela e De Klerk hanno ricevuto il Nobel per la pace per il loro impegno nel mettere fine all’apartheid. Francis Sejersted, presidente del Comitato norvegese per il premio, ha motivato il riconoscimento con la volontà dei due di «non fermarsi alle ferite del passato».
Per i bianchi del Sudafrica il 1990 ha segnato un cambio di prospettive, la fine di secoli di divisione. Ai neri ha portato dignità, uguaglianza e pieni diritti politici. Ma soprattutto questi eventi hanno dimostrato a tuttiche anche i conflitti più aspri possono essere risolti pacificamente se c’è la buona volontà. La politica di riconciliazione rappresentata da Mandela e De Klerk è un segno di speranza e un esempio non solo per il Sudafrica, ma per il mondo intero.