Vecchi cellulari diventeranno medaglie olimpiche
Alle Olimpiadi di Tokyo del 2020 rivivremo le stesse emozioni da podio di ogni Olimpiade, quando cioè i vincitori addenteranno la loro medaglia, conquistata con fatica e tenacia! E proprio quella medaglia, o meglio, quelle 5 mila medaglie che verranno consegnate ai vincitori, avranno una caratteristica tutta sostenibile: per la prima volta tutte le medaglie saranno realizzate da materiali riciclati! Il comitato organizzatore infatti ha deciso di riciclare i materiali degli smartphone e dei piccoli dispositivi elettronici che non si usano più, che in questi ultimi mesi migliaia e migliaia di cittadini giapponesi stanno donando per l’evento.
L’idea è del ministero dell’Ambiente, ed è stata condivisa con grande entusiasmo perché rende partecipi tutti i giapponesi e, al tempo stesso, rientra in un piano più ampio di conversione ecologica. La raccolta degli smartphone vecchi è già cominciata da aprile dello scorso anno: ci sono punti raccolta agli ingressi degli uffici pubblici, dove i cittadini possono trovare i contenitori in cui abbandonare i telefoni che non funzionano più.
Riciclando questi vecchi smartphone si può estrarre il contenuto, piuttosto che acquistare nuovi metalli. Questa azione non solo riduce i costi, ma promuove il riciclaggio e lo sviluppo sostenibile. Anche ai Giochi olimpici di Rio 2016, il 30% delle medaglie proveniva da metalli riciclati! Il Comitato delle Olimpiadi di Tokyo ha l’obiettivo di raccogliere 10 kg di oro, 1.233 kg di argento e 736 kg di bronzo, a seconda del numero di medaglie in precedenza prodotte.
Da un telefono cellulare, infatti, il World Economic Forum stima che si possono ricavare 0,048 grammi d’oro, 0,26 grammi d’argento e 12 grammi di rame (la componente principale del bronzo). Proprio i materiali che servono per le medaglie olimpiche.
Ad oggi sono già stati recapitati più di 80 mila dispositivi elettronici pronti al riciclo. Questo esempio concreto di economia circolare è anche un modo per far sentire i giapponesi parte attiva nella realizzazione di un evento mondiale come le Olimpiadi.
Il Giappone, secondo i dati della Banca Mondiale, è la terza economia globale ed è anche un fulcro tecnologico che catalizza aziende e talenti di tutto il mondo. Intraprendere questa strada sostenibile non può che portare a un futuro decisamente migliore per l’ambiente e il territorio.