Vaticano: Dal dialogo alla diplomazia

L’arcivescovo Michael Fitzgerald lascia il suo incarico di presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. L’annuncio è giunto a sorpresa il mese scorso, con la nuova destinazione per mons. Fitzgerald, quale nunzio apostolico in Egitto e delegato della Santa Sede presso la Lega degli stati arabi. Un ruolo particolarmente delicato quest’ultimo, rivolto non solo a tenere i contatti con i rappresentanti dei paesi aderenti alla Lega araba, ma anche teso a migliorare le condizioni di vita dei cristiani in quei paesi. Nella sua prima intervista dopo la nuova nomina, l’arcivescovo Fitzgerald ha sintetizzato così il problema: Io penso che sia necessaria anche una sorta di educazione dei leader religiosi – clero, imam – nel senso del rispetto del pluralismo religioso, anche nei paesi a maggioranza islamica . Ma al nunzio non piace usare il termine reciprocità, perché dà l’idea di uno scambio, un do ut des. Come ha detto l’ex presidente Scalfaro all’inaugurazione della moschea di Roma, aggiunge mons. Fitzgerald, noi aspettiamo questo, non lo esigiamo, aspettiamo che tutti i paesi diano la piena libertà religiosa perché è un dovere civile, è una prova di civiltà. Credo che questa sia la direzione in cui andare, e l’unico messaggio che ho è quello di educare le persone a questo rispetto reciproco, anche nella diversità religiosa. MEDITERRANEO Seminare bene per l’integrazione Durante il Forum economico di Palermo, che si è svolto alle fine di febbraio, il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo ha dichiarato che l’integrazione tra Europa e paesi arabi del Mediterraneo è obbligatoria per sostenere la sfida economica dell’America e dell’Asia. Per raggiungere tale scopo, ha aggiunto dal canto suo il ministro degli Esteri Gian Franco Fini, è necessario sconfiggere l’ignoranza che genera fanatismi e la presunzione di essere uno superiore all’altro. Di qui la richiesta emersa a Palermo di una strategia forte che accompagni tale integrazione, con risorse che diano la certezza di seminare in profondità. CINQUE ALBUM Fumetti per svegliare la conoscenza interculturale Valori comuni è un progetto co-finanziato dalla Commissione europea per gli immigrati, insieme ai creativi di Italia, Spagna, Belgio e Francia. Il fumetto è stato infatti scelto come il mezzo più efficace per comunicare con i giovani europei un obiettivo strategico: incoraggiare i ragazzi delle medie e delle superiori a riflettere sull’importanza del dialogo interculturale. Forti dei risultati di una ricerca che ha confrontato le diverse religioni e i sistemi di pensiero laico, allo scopo di individuare i valori comuni, i promotori intendono così mostrare che la valorizzazione dell’altro può essere la via per una convivenza pacifica. Per informazioni: www.valeurscommunes. org. INTERNET Un mezzo per dialogare con il mondo In occasione del 75° anniversario della Radio Vaticana, Benedetto XVI ha incoraggiato i giornalisti dell’emittente ad usare con entusiasmo le tecnologie più avanzate, a loro disposizione, per entrare in dialogo con le culture e le religioni di tutto il mondo e costruire così la famiglia di Dio. Aiutare a costruire questa grande famiglia che non conosce frontiere, in cui tutti sono fratelli e sorelle, ha aggiunto, li rende una forza della pace. Per dettagli: www.radiovaticana.org. EDIMBURGO Musica e danza per la pace La terza edizione della Festa internazionale di musica mediorientale per la pace si è svolta ad Edimburgo, in Scozia, dall’8 febbraio al 12 marzo. Vi hanno preso parte artisti ebrei, musulmani e cristiani, insieme ad esperti in risoluzioni nonviolente dei conflitti. Tra le varie discussioni accademiche, una tavola rotonda che ha esplorato le possibilità per Islam, Ebraismo e Cristianesimo di usare uno stesso linguaggio civico. Per informazioni consultare il sito: www.mesp.org.uk.

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