Vanguard
Il 17 marzo 1958 viene lanciato in orbita il terzo satellite artificiale, il Vanguard, che resta il più antico oggetto in orbita lanciato dall’uomo. Il satellite ha la vocazione di far comunicare le persone, dando la possibilità di trasmettere contenuti da un capo all’altro del pianeta. È questa la filosofia che Current tv propone il martedì e il mercoledì sera con inchieste da ogni angolo del globo, che prendono proprio il nome dal veicolo spaziale. La televisione fondata da Al Gore è visibile in Italia sul canale 130 di Sky, ma anche sul web sono disponibili tutti i suoi video.
Vanguard propone infatti contenuti generati dagli spettatori, per «creare una coscienza collettiva attraverso lo scambio d’informazioni dal basso» e da ogni angolo del pianeta. Quelli di Vanguard sono veri reportage confezionati da giovani giornalisti sugli argomenti più vari, presentati in uno stile geek, cioè tecnologico, veloce nel taglio e nel linguaggio, con una musica di sottofondo e la scenografia virtuale alle spalle di chi parla, in continuo movimento.
Dalle inchieste italiane a quelle estere, si parla di temi ambientali, al primo posto nelle priorità di Gore, ma anche di temi sociali, di guerre, di povertà e carestie: dai viaggi degli immigrati che i giornalisti hanno percorso sui treni, ai pericoli di una eruzione del Vesuvio, si portano all’attenzione del pubblico italiano tematiche altrove quasi proibite, se non nelle nicchie di Raitre.
L’indipendenza di cui gode il canale e l’interazione fra web e tv, fanno di Current un’emittente fondata sulla partecipazione, di cui Vanguard costituisce il programma gioiello. Non mancano i rischi, perché, per rimanere all’altezza di una concorrenza spietata, è facile ricorrere ai soliti espedienti: inchieste sulla pornografia, le veline, la prostituzione, che sono ferite sociali da denunciare, ma allo stesso tempo aria fritta, vista altrove. Puntare in alto, a ciò che gli altri non mostrano davvero, costa fatica e qualche rinuncia economica nel breve periodo; ma il coraggio di tentare il nuovo con coerenza è una possibilità che non ci possiamo permettere di perdere.