Valle d’Aosta, stangata sui pedaggi autostradali

L'anno nuovo ha fatto scattare i nuovi prezzi decisi dal gestore. Dopo le proteste degli automobilisti è intervenuta la regione, prevedendo "aiuti” e massicce riduzioni per i residenti
casello autostradale

Stangata di inizio anno per chi si trova a dover pagare i pedaggi autostradali piemontesi. Sono infatti aumentati su tutte le tratte suscitando la reazione degli automobilisti, dei pendolari, degli amministratori dei comuni montani e degli operatori commerciali e turistici. Polemiche rafforzate anche dal fatto che i rincari sono tra i più alti del Paese soprattutto sulla sulla A32 Torino-Bardonecchia, e sulla A5 fino al traforo. Una brutta sorpresa anche per la stagione sciistica, che quest’anno a causa della neve scarsa e della crisi, stenta a decollare. Oggi per raggiungere Courmayeur, per esempio, solo di casello si devono sborsare 22 euro e 40 a tratta. E l’aumento pesa anche sulla Torino-Milano.

La società Autostrade ha aumentato i costi di molte tratte, con una media degli aumenti del 3,91 per cento con punte che raggiungono il 14 per cento nella Valle d’Aosta. L’adeguamento tariffario è stato motivato dall’aumento dell’inflazione e dalla necessità di sostenere le spese per la realizzazione di migliorie sulle strade.

Più contenuti che altrove gli aumenti sulle due arterie a pagamento della provincia di Cuneo.

Se la Torino-Savona spa ha ottenuto un adeguamento pari al 2,24 per cento, analogo decreto del ministero dei Trasporti ha invece autorizzato la Asti-Cuneo ad applicare un +7,20 per cento. Che si traduce in rincari diversificati sulle singole tratte.

Ma la situazione più pesante è in Valle d'Aosta, tanto che per la prima volta la Regione ha previsto sconti del 50 per cento per i residenti provvisti di telepass, con quattro transiti gratuiti su otto su una tratta valdostana.

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