Uto Ughi per Roma

La rassegna autunnale del Maestro, con lo scopo di avvicinare i giovani alla musica classica, è partita il 12 settembre al Teatro dell’Opera. In programma, un autore di sicura presa come Mozart, con due pezzi celeberrimi – i Concerti n. 3 e n. 5 per violino e orchestra -, la giovanile Sinfonia n.13 ed il Divertimento KV 136. Accompagnavano, con squisita misura, i componenti dei Wiener Concert-Werein. Una ventina di musicisti, capaci di suonare senza direttore, che hanno nel sangue, di Mozart e di Vienna, quella leggerezza e quel brio che sono una grazia inimitabile di un autore e di una civiltà. Ughi, con gli anni – o forse in questa stagione sua umana ed artistica – accentua la dimensione lirica del suono, mettendo in secondo piano (per quanto possibile) il lato virtuosistico della “cavata”, i gorgheggi sonori del suo strumento, le acrobazie incantatorie su cui ha costruito parte della sua meritata fama. Uto Ughi oggi sembra realizzarsi in pieno nell’espansione dell’Adagio del Terzo concerto. Volo spiegato dell’anima su altezze non irraggiungibili, perché godute pienamente da noi ascoltatori che, partecipando intimamente al loro canto, possiamo cogliere e far nostre. Ughi, coll’accompagnamento tenerissimo dei Wiener, pulisce l’anima dal trambusto del vivere – i vip numerosi in teatro sono straordinariamente attenti – e, toccando le note una dopo l’altra con la consueta chiarezza, le unisce in un “legato” che ci restituisce la linea bellissima dell’unica frase musicale e spirituale. Un’interpretazione grande: Mozart è raggiunto nella sua innocenza di fondo, quella che è tipica dei giovani, quando sanno restare tali, capaci di meraviglia e di sogno, com’è Wolfgang. Purtroppo, i giovani erano troppo poco numerosi alla “prima”, causa l’ufficialità dell’evento, organizzato in concomitanza con il semestre di presidenza italiana alla Ue: una commistione fra arte e politica di gusto non diremmo sopraffino” Comunque, l’avvio dei concerti gratuiti in Roma e Lazio sino al 27 settembre è stato splendido. E incoraggiante. NOTE D’ESTATE 2003-2004 È il titolo del Corso di perfezionamento musicale e di formazione orchestrale gestito, da ottobre ad aprile prossimi, a Montepulciano, nel Senese. Promosso da associazioni come “Place, Art and People”, “Amici dell’Istituto di Musica” e dall’Istituto di Musica della città, propone incontri mensili di due-tre giornate nel fine settimana. Docenti di chiara fama e competenza: Carlo Cavaletti (dal ’96 nel Comitato artistico dell’Accademia Filarmonica Romana, analisi del repertorio), Paolo Vergari (pianista), Marco Salvatori (oboe), Dante Milozzi (flauto), Luca Fiorentini (violoncello), Michael Frischenschlager (violino), Marcello Defant (violino e viola), Riccardo Crocilla (clarinetto), Lucia Clementi (arpa). Uno sguardo particolare sarà sul repetorio del Novecento. Per informazioni: judy.diodato @tin.it

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