Usa fuori dall’Organizzazione mondiale della sanità, un disastro annunciato
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per rimuovere il suo Paese dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). Una decisione tra le più emblematiche e preoccupanti tra le priorità politiche espresse dal nuovo inquilino della Casa Bianca poche ore dopo il suo giuramento di insediamento. Trump afferma che gli Usa pagano un contributo troppo oneroso rispetto a molti altri Paesi membri dell’Oms.
Nel 2023, durante l’amministrazione Biden, gli Stati Uniti hanno continuato a contribuire al Who con quasi un quinto del budget che è di circa 6,8 miliardi di dollari, ma è ora possibile che questi fondi vengano tolti immediatamente provocando un grave impatto sulla capacità di rispondere alle emergenze sanitarie mondiali. Sono in pericolo gli interventi preventivi alla diffusione delle pandemie e i programmi di controllo delle malattie infettive (come Hiv, Ebola, Sars CoV-2, Mpox, Maurburg…).
Gli esperti di salute pubblica statunitensi hanno annunciato che con questa decisione ci saranno delle conseguenze negative anche per gli stessi cittadini Usa. Ashish Jha, che è stata la coordinatrice per la lotta contro il Covid negli Stati Uniti durante l’amministrazione del presidente Biden, ha dichiarato che questa decisione «danneggerà non solo la salute della popolazione mondiale ma anche la grande professionalità scientifica degli Stati Uniti». Un’uscita degli Stati Uniti infatti reciderebbe anche i legami dell’OMS con le agenzie statunitensi di fama mondiale come i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e la Food and Drug Administration (FDA), che attualmente forniscono indicazioni all’OMS su una serie di argomenti ricevendone in cambio informazioni cruciali per la salute pubblica nell’ambito della cooperazione richiesta dall’attività scientifica.
Perdere quei fondi limiterebbe la capacità dell’OMS di reagire rapidamente alle potenziali pandemie, afferma Jeremy Konyndyk, presidente di Refugees International. Al momento non esiste nessuna altra organizzazione planetaria in grado di svolgere il lavoro dell’Oms.
Mi sono occupato in prima persona, in qualità di project officer dell’Unicef, del controllo delle malattie infettive in Paesi africani per circa 7 anni e ritengo, perciò, da operatore sul campo, che la decisione di Trump sia grave e irresponsabile. Con questo provvedimento la mortalità infantile dei Paesi più deboli sarà destinata ad aumentare. Il controllo di certe malattie infantili verrà reso difficoltoso se non impossibile. Credo che sia impossibile non condividere questa preoccupazione con tanti che ancora credono possibile operare in ogni modo nel segno della solidarietà e della condivisione.
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