Uruguay, un computer per bambino

Conclusa la prima fase del progetto "Plan Ceibal"

Il presidente Tabaré Vázquez ha consegnato personalmente gli ultimi computer portatili “XO” agli alunni di due scuole elementari della capitale. Si è così conclusa la prima fase del “Plan Ceibal”, versione uruguayana del Progetto “One Laptop Per Child” (un computer portatile per bambino) creato dall’ingegnere informatico statunitense Nicholas Negroponte. Ora tutti i 369.727 alunni e maestri delle scuole elementari statali del Paese dispongono di un laptop, di loro proprietà, con connessione internet a scuola e nelle piazze delle loro città. L’Uruguay è il primo Paese al mondo a giungere a questo traguardo. Il progetto si è rivelato un motore di integrazione sociale, di alfabetizzazione informatica e di democratizzazione delle nuove tecnologie per tutto il Paese, adulti e abitanti delle campagne compresi. Un recente studio del Laboratorio tecnologico dell’Uruguay ha rilevato che l’80 per cento dei bambini imparano ad usare correttamente il nuovo strumento in meno di un mese, indipendentemente dal contesto sociale di provenienza, lo usano anche per giocare e divertirsi, e aiutano i genitori e i fratelli maggiori ad inoltrarsi nel mondo dell’informatica e di Internet. La grande sfida del progetto è stata l’appropriazione di questo nuovo strumento, che ha rivoluzionato la didattica, da parte dei maestri, e la creazione di contenuti specifici, adattati alla “XO”. Per il prossimo anno si prevede ampliare il progetto ai primi anni delle scuole medie.

 

(SM_Ciudad Nueva_Uruguay_2009/12/09)

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