Uomini e donne

Televisione

Uomini e donne è un programma in onda su Canale 5, dove ragazzi e ragazze si corteggiano in un gioco al limite tra finzione e realtà, attraverso il confronto in studio e occasioni riprese in esterna. Tutto viene poi riproposto al pubblico presente che è libero di dare il proprio parere su ogni aspetto della vicenda, generando polemiche, litigi e scontri. Dopo alcuni mesi, il o la “tronista” sceglie il corteggiatore/trice con l’intento di formare una coppia legata in modo stabile, cosa che non avviene mai.

L’ideatrice e la conduttrice è la scaltra Maria De Filippi, che, pur di ottenere ascolti, non esita a infierire sui sentimenti, sulle fragilità e a volte sull’ignoranza delle persone, strumentalizzandole in modo che ci sembra vergognoso. Onestamente, la De Filippi non è mai stata un genio della conduzione, e anche qui lei lascia che le sue prede si scornino a vicenda per i più futili motivi. Esteticamente, la trasmissione è banale, non c’è creatività dietro la scrittura, i dialoghi, o le scelte di regia; eppure nulla, paradossalmente, è lasciato al caso. Tutto infatti deve convergere allo stesso scopo, quello di usare in modo lecito ciò che in televisione fa molto ascolto: il sesso.

I ragazzi sono sempre perfetti: siedono sui “troni” come bulletti o veline, proponendo, attraverso un linguaggio di bassa lega, modelli di vita e di rapporto con l’altro sesso poco reali, storpiati e dunque pericolosi. Anche il rapporto con sé stessi è malato di un narcisismo lontano dal vivere quotidiano. Ora poi, che ai giovani si sostituiscono i tronisti “over 65”, si sminuisce totalmente la bellezza di ogni individuo, la particolarità di ogni età della vita che ha sfumature diverse, scimmiottando modelli pubblicitari che erotizzano forse un po’ meno, ma utilizzano il corpo e la psiche della gente per lo stesso viscido scopo. Tutto questo non è tivù spazzatura, è semplice pornografia vestita a festa. Andrebbe vietata a qualsiasi livello.

 

Su www.cittanuova.it “La De Filippi esagera : è l’ora di reagire” di Ezio Aceti

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