Uno sportello d’impresa per gli immigrati
VACANZE PER GLI ALTRI L’invito è rivolto dalle missionarie comboniane ai e alle giovani dai 17 ai 30 anni che vogliono impegnarsi per gli altri, cominciando con lo spendere un tempo delle loro vacanze in un campo di lavoro per sostenere un progetto missionario. Gli elementi più significativi del campo sono, insieme al lavoro, i momenti formativi, l’amicizia, la gioia di vivere una forte esperienza comunitaria aperta agli orizzonti del mondo. – Settimana 11-19 luglio. Località: Messina. – Settimana 25 luglio a 3 agosto. Località: Carraia (Lucca) – Settimana 17-25 agosto. Località: Ginosa (Taranto) Per informazioni e prenotazioni: casella postale 2- 55°6 – Carraia (Lucca), tel: 0583-930158. Uno sportello d’impresa per gli immigrati Il Centro di ascolto per stranieri della Caritas diocesana di Roma in via delle Zoccolette ha aperto uno sportello rivolto agli stranieri che intendono avviare un’attività imprenditoriale. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle politiche del lavoro del comune di Roma ed è stato finanziato dal Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria previsto dalla legge 266/1997. Lo sportello, aperto dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17, svolge l’attività di intermediazione, di consulenza e di tuttoraggio per coloro che richiedono i finanziamenti della legge 266. La normativa prevede un contributo economico a quanti decidono di avviare un’attività in aree geografiche depresse e in alcune periferie delle grandi città. Gli stranieri che si rivolgono agli sportelli della Caritas possono avere un primo colloquio con gli operatori finalizzato ad analizzare il progetto. In un secondo momento, con l’ausilio di consulenti specializzati, si svilupperà il progetto imprenditoriale vero e proprio (analisi dei costi, ricadute occupazionali), per richiedere i finanziamenti cui si accederà attraverso i bandi indetti dal comune di Roma. Le iniziative previste sono sia di natura commerciale che artigianale, sia per singoli imprenditori che per società cooperative, con l’unico limite che almeno la metà del capitale iniziale deve essere versato dagli interessati. Gli immigrati che svolgono a Roma un’attività imprenditoriale sono 13 mila, e nel corso degli anni sono diventati una componente non più trascurabile dell’economia della capitale.