Uno sguardo aperto
L’idea che ha dato vita a Mirada Global (sguardo globale, in spagnolo) è molto semplice: puntare a una rivista digitale di riviste, anzi un portale, dal quale offrire una riflessione dall’America Latina sui grandi temi di attualità. Ciascuna rivista offre ogni mese alcuni articoli che possano essere di interesse per gli internauti che visitano il sito. I nuovi articoli vanno rimpiazzando i precedenti, che ad ogni modo restano disponibili nelle sezioni nelle quali è suddiviso il sito. Concretamente: cultura, politica, economia, religione, ecologia, società. Tutti i testi sono in spagnolo, portoghese e inglese. La nota originale la costituisce il gruppo che sostiene l’iniziativa: si tratta, infatti, di riviste cattoliche. L’iniziativa di Mirada Global, è sorta un paio di anni fa, grazie alla tenace azione dell’argentino Einardo Bingemer, della fondazione Portikus, convinto della necessità di uno spazio di riflessione comune, animato da sincero spirito ecclesiale, sulle grandi tematiche oggi sul tappeto. È sempre positivo favorire le sinergie, evitare che le forze e le risorse, spesso poche, di chi è animato da grandi ideali, siano iniziative spesso isolate l’una dall’altra. La gente ha bisogno di entrare in contatto – ripete spesso Bingemer. In un primo momento, il gruppo si è formato con l’unione di varie riviste della Compagnia di Gesù dell’America Latina: la messicana Mirada, la boliviana Cuarto Intermedio (che si può tradurre come: pausa momentanea), la rivista Javeriana della Colombia e Sic del Venezuela, insieme alla prestigiosa Mensaje (messaggio), rivista cilena fondata dal padre Alberto Hurtado, proclamato santo nel 2005. Fuori dall’ambito dei gesuiti, vi partecipano le riviste argentine Criterio, sostenuta da una fondazione animata da laici, e Ciudad nueva, dei Focolari. L’idea è di ampliare la partecipazione non solo dall’America Latina. Non a caso, anche le riviste gesuite Razén y fe (Ragione e fede) della Spagna, e la statunitense America fanno parte del gruppo. Quali le sfide? Prima di tutto quella di offrire uno spazio di riflessione aperto al dialogo – risponde il dott. José María Poirier, direttore di Criterio -. Abbiamo preferito presentarci in modo molto aperto definendoci come un gruppo di orientamento cristiano, proprio per offrire una lettura della realtà aperta a tutte le componenti della società. Dovremo poi stare al passo coi tempi, offrendo nelle pagine web gli strumenti multimediali che oggi sono a disposizione: blog, documenti video e audio. Le potenzialità sono molte, la raccolta di articoli che scaturisce da questo portale, infatti acquista un valore grande per la serietà del lavoro, che può ben trasformarsi in un servizio per chi lavora nel campo dell’educazione. È per questo che varie università si sono immediatamente interessate all’iniziativa.