Uniti nella stessa radice

Il saluto di Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, e Giancarlo Faletti, co-presidente, ai dirigenti della Fazenda da Esperança, in occasione della loro visita al Centro internazionale del Movimento (28 maggio 2010).
Fazenda da Esperança
«Veramente viene da ringraziare Dio e ringraziare voi che avete risposto di sì alla chiamata di Dio.

Che dirvi? La nostra gioia!

Nelson[1] diceva: è il giorno in cui si realizza un sogno. Forse senza saperlo, anche per noi si realizza in questo momento un sogno di Chiara. Possiamo solamente dire la gioia di accorgerci che la risposta di Chiara alla chiamata di Dio continua a produrre frutti meravigliosi. Perché la testimonianza di Frei Hans diceva questo. Aver incontrato questo carisma di Chiara, attraverso un altro religioso, attraverso una famiglia, ha fatto nascere in lui una spinta nuova. E da questa vita nuova di Frei Hans è venuta fuori la vita nuova di tanti di voi, di tutti voi.

 

Allora mi sembra di vedere il carisma di Chiara come un tronco, come una radice profonda quanto è grande Dio! E proprio perché c’è questa radice profonda, continua ad avere rami nuovi, foglie nuove, fiori nuovi. E chissà quanti ne verranno ancora!

Perché se Dio ha dato a Chiara un carisma, che è quello di tendere all’unità di tutta la famiglia umana, certamente non lo può fare Chiara da sola. Neanche da sola l’Opera di Chiara. È per quello che sono nati i dialoghi dell’Opera di Maria, del Movimento dei Focolari, con tutte le altre opere.

 

Con voi direi che non è tanto un dialogo, perché voi siete nati da quest’Opera. Voi vi riconoscete nati da questa spiritualità di Chiara. Quindi, è un dialogo nella stessa famiglia, non un dialogo fra famiglie. Anche due fratelli si somigliano, come Frei Hans e il suo fratello, magari un altro fratello assomiglia di meno, ma non è che il fatto che assomiglia di meno, significa: è più bravo o meno bravo, o più bello o meno bello. Significa soltanto che Dio è ricco nei suoi doni e distribuisce a larghe mani doni diversi. E da una stessa radice, fa nascere tante cose.

 

Allora, ringraziamo Dio di far parte di questa radice e che da questa radice sia nata anche la Fazenda da Esperança che ha questa missione di testimoniare una speranza che viene dal Vangelo, dalla Parola vissuta e, trasformando le persone che vivono la Parola in uomini nuovi, contribuisce a fare di tutta l’umanità una famiglia.

Perché quando è che sarà realizzato l’“ut omnes unum sint” (cf. Gv 17, 21)? Quando ognuno di noi sarà Gesù. Allora: Gesù, Gesù, Gesù, Gesù… un’unica realtà, un’unica famiglia. Questo è quello che noi sentiamo. Quindi, una grande gioia, una riconoscenza e anche una scoperta, in un certo modo, di questi fratelli. E quindi, la famiglia che cresce fa piacere.

 

Allora, quali sono i legami fra di noi?

Il legame principale, come ha detto Frei Hans, è questa vita della Parola che si traduce nelle azioni concrete, giorno per giorno, e che ci porta in un cammino di santità, non importa partendo da dove, ma importa nell’attimo presente vivere questa Parola.

Allora, in quella Parola, ci troviamo tutti legati, tutti uniti. Può darsi che i focolarini fanno una mariapoli, la Fazenda da Esperança fa un’attività per ricuperare i giovani drogati… È importante sia l’unità, sia la distinzione, perché Dio ci fa scoprire il suo essere Uno e Trino, tutti i nostri rapporti devono avere questa dimensione di unità nella radice – e la radice è il Vangelo – e poi, però, anche la caratteristica d’essere tante opere distinte, per moltiplicare le possibilità di bene.

 

Quindi, senza nessuna paura, senza nessun ritegno, ringraziare Dio delle tante opere che Lui fa nascere… e stare attenti a quella voce di Dio dentro, che ci dice cosa fare ognuno personalmente. E voi l’avete ascoltata, perché siete qua. E quindi andiamo avanti insieme».

 

Giancarlo Faletti: Mi unisco anch’io a questo saluto… a questo momento di gioia, che indubbiamente è un momento di grande gioia anche per Chiara. Ricordo un momento, in cui, penso negli inizi degli anni ‘80, Chiara era in questa sala con un bel gruppo di giovani e parlò della Parola. Parlò con un entusiasmo grandissimo e disse: ricordatevi che, come dice san Girolamo, la Parola di Dio non è come le altre parole. Le altre parole producono una pianta dell’orto, che ha pochi giorni di vita e marcisce. Invece, la Parola di Dio produce una grande pianta, che diventa così grande, che gli uccelli faranno il loro nido… e dura per sempre. Io credo che voi siete testimonianza di questa vitalità.

 

Maria Voce: Credo che avete dato anche una grande gioia alla Chiesa, testimoniata dall’approvazione che avete ricevuto dal Pontificio Consiglio per i Laici. Perché la Chiesa, non è che approva una Regola, approva una realtà, una vita che c’è. E quindi, questo è una vita nuova che nasce, che la Chiesa riconosce e gioisce perché vuol dire che la Chiesa è sempre giovane.

Allora, con questa gioia in cuore – vostra, nostra e di tutta la Chiesa – penso che possiamo veramente ringraziare Dio.

 



[1] Nelson Rosendo, uno dei fondatori della Fazenda da Esperança, insieme a Frei Hans Stapel ofm, Iraci Leite e Lucilene Rosendo.

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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