Un’italiana sul podio europeo

Medaglia di bronzo per Genny Pagliaro ai campionati di sollevamento pesi. L’atleta ci parla di uno sport che risente spesso di alcuni errati luoghi comuni.
Genny Pagliaro - in gara

Sono iniziati bene per i colori azzurri i campionati europei di sollevamento pesi in corso di svolgimento a Minsk, in Bielorussia. Nella categoria riservata alle atlete con un peso inferiore ai 48 Kg la nostra Genny Pagliaro si è aggiudicata infatti la medaglia di bronzo nella prova di strappo, nella quale ha sollevato 79 Kg., giungendo poi quarta nella classifica complessiva (strappo + slancio) con un totale identico alla turca Okur (173 Kg.) che avendo però un peso corporeo inferiore a quello della Pagliaro ha agguantato la terza piazza finale. Grazie a questo risultato, la ragazza italiana è tornata a salire sul podio di una importante manifestazione internazionale a distanza di due anni dagli Europei del 2008.

 

Da qualche anno Genny è uno dei principali punti di riferimento del movimento del sollevamento pesi italiano. Troppo minuta per fare karate, la sua prima passione, l’atleta siciliana si è appassionata a questa disciplina sin da giovanissima (<<sono figlia d’arte, mio padre e mio zio hanno fatto in passato questo sport>>), mostrando presto un talento fuori dal comune. Dopo un continuo crescendo di risultati tra cui spiccano due bronzi a livello continentale e l’argento mondiale del 2007, Genny si è presentata alle ultime Olimpiadi di Pechino con il “peso” di grandi aspettative. Forse troppe.

 

Così, tradita da tanta attesa e dall’emozione che molti atleti pagano alla loro prima esperienza olimpica, la nostra rappresentante è stata vittima di un vero e proprio attacco di “panico”. Tre prove nulle nello strappo, ad una quota (82 Kg.) ampiamente al di sotto del proprio record personale, un triste “0” sul tabellone elettronico accanto al suo nome, e la gara a cinque cerchi che finisce in poco più di 10 secondi tra le lacrime, ancor prima di cominciare. <<Lì per lì la delusione è stata fortissima – ci confessa Genny. Ma, anche se dal punto di vista strettamente agonistico è andata effettivamente male, con il tempo è prevalsa in me la consapevolezza che già arrivare alle Olimpiadi è stato qualcosa di straordinario. Certo, rimane un po’ di amaro in bocca per l’occasione perduta, ma nonostante tutto di quei giorni rimane qualcosa di bello, resta soprattutto una grande esperienza>>. 

 

L’imprevisto “flop” olimpico della nostra atleta evidenzia chiaramente come nel sollevamento pesi non conti solo la forza. Per molti non addetti ai lavori è facile associare a questa disciplina l’idea di uomini e donne supermuscolosi. Ma è un’immagine sbagliata, frutto di uno dei tanti luoghi comuni di cui è spesso vittima questo sport. <<Nei pesi conta soprattutto la tecnica ed ancor più la concentrazione e la fiducia in se stessi. A volte sei li, davanti al bilanciere, e magari hai paura senza neanche sapere perché. Certo, la forza è importante, ma l’aspetto psicologico svolge un ruolo fondamentale, e se non si presta la massima attenzione si rischia di sbagliare anche le cose apparentemente più semplici>>.

 

Dopo Pechino la Pagliaro, complici anche alcuni problemi fisici che le hanno impedito di partecipare all’ultimo campionato del mondo, non è più riuscita ad esprimersi ai livelli precedenti, anche se la medaglia di bronzo conquistata in questi europei fa ben sperare per il futuro agonistico di questa ragazza. <<Dopo la delusione delle Olimpiadi, in effetti, mi sono lasciata un poco andare a livello mentale, avevo perso fiducia in me stessa e, pur essendo ben preparata a livello fisico, non sono riuscita a fare i risultati che avrei voluto. Però adesso sto gradualmente riprendendomi, ed in questo mi sta aiutando anche la decisione della nostra federazione cha, da alcuni mesi, ha istituito una sorta di collegiale permanente a Roma per seguire i migliori atleti azzurri di questo sport. Un’ottima iniziativa: ci stimoliamo uno con l’altro, fare gruppo tra di noi ci aiuta molto, soprattutto dal vista psicologico>>.

 

Nella speranza che gli azzurri impegnati nei prossimi giorni a Minsk (in tutto sette uomini e sette donne) possano regalare ai nostri colori qualche altro buon risultato, il sollevamento pesi italiano ha già vinto, fuori dalla pedana, la medaglia più importante. Grazie alla determinazione di Antonio Urso, presidente della nostra federazione dal 2005 e di quella europea dal 2008, il nostro paese è infatti in prima linea in una fermissima lotta al doping, problema con cui questa disciplina ha spesso dovuto fare i conti nel recente passato e con cui, purtroppo, deve ancora confrontarsi. <<Quello per cui si sta battendo il nostro presidente è una cosa giustissima. Tutti noi atleti dobbiamo gareggiare ad armi pari>>.

Proprio così, il sollevamento pesi non è solo una questione di forza. Dietro il bilanciere, batte un cuore.

 

 (La foto di Genny è di Vanda Biffani)

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