Unità politica su #assegnoXfiglio

La proposta del Forum delle Famiglie riceve il consenso dei principali partiti. Insediata commissione permanente presso il ministero dello sviluppo economico
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Ogni anno muoiono in Italia 180 mila persone in più di quante ne nascano. Ogni anno scompare un numero di italiani pari a quello degli abitanti di una città come Reggio Emilia, Reggio Calabria, Modena o Perugia.

La denatalità è la radice di molti dei maggiori problemi del nostro Paese, perché da essa dipende il futuro delle pensioni, del welfare, della sanità italiana. Si sa che le circostanze pongono le famiglie italiane in condizione di non fare figli anche perché le nostre politiche familiari sono disorganiche, complicate, comunque deficitarie rispetto a quelle degli d’altri paesi europei. In Francia, Inghilterra, Belgio, Olanda gli assegni familiari, ad esempio, vengono erogati per il figlio in quanto tale spesso senza riferimento al reddito della famiglia, perché un figlio è considerato un bene comune.

Il Forum delle Associazioni Familiari rappresenta circa 5 milioni di famiglie italiane e Sabato scorso, 11 maggio ha presentato a Roma, con grande rilievo di stampa(*), il progetto #assegnoXfiglio.

C’erano i presidenti e i delegati di tutte le associazioni aderenti al Forum; c’erano il vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio (M5S), la vice-segretaria nazionale con delega alla Famiglia del PD, Paola De Micheli, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (Lega), la vicepresidente della Camera Mara Carfagna (FI), il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (FdI).

La proposta #assegnoXfiglio è assai semplice: adeguare il calcolo degli assegni familiari ai parametri degli altri Paesi europei: 150 euro al mese, indipendentemente dal reddito familiare o dallo Isee, 150 euro ogni mese per ciascun figlio. A diciott’anni un figlio non diventa quasi mai autonomo: per questo l’assegno dovrebbe essere esteso fino a 26 anni d’età per gli studenti in regola con il corso di studi e con un importo crescente in base al numero dei figli e l’assegno aumenta per i figli disabili.

La richiesta è chiara e concreta ed il consenso delle forze politiche presenti è stato unanime: hanno tutte apprezzato la proposta e si sono dette disponibili a sostenerla. Ha suscitato sorpresa il vicepremier Di Maio che ha subito pensato di investire in questo progetto il miliardo di euro “avanzato” dal reddito di cittadinanza ed ha poi lanciato la proposta operativa di una commissione permanente sulla famiglia, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Di Maio propone di istituire subito questa commissione e che, per far le cose bene, ad essa partecipino il Forum delle Associazioni familiari e tutti i partiti, anche quelli di minoranza. E questa pare una risposta pronta al presidente del Forum, Gianluigi De Palo, che non perde occasione per ribadire che non può essere una parte politica a risolvere questi problemi ma solo la collaborazione indispensabile di tutte le forze politiche, i datori di lavoro, le forze sociali, le associazioni, i sindacati insieme.

E anche Matteo Salvini, invitato ma non presente a questo incontro, si dimostrò molto favorevole alla proposta: appreso dal presidente del forum De Palo il progetto  #assegnoXfiglio ne parlò il giorno stesso, con favore, nel talk show televisivo Porta a Porta.

Siamo abituati alle promesse dei politici: sono spesso facili, poco impegnative e si risolvono talvolta amaramente nel non avere esiti. Ma qui la risposta del vicepremier Di Maio è stata immediata e concreta. Dopo quattro giorni dall’iniziatica il 15 Maggio, Giornata mondiale della Famiglia, alle ore 15 la  nuova commissione permanente si è riunita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Staremo a vedere…

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