Unioni civili: eliminare l’adozione

Presentato l'emendamento sull'affido rafforzato. Un tentativo di mediazione per superare la stepchild adoption del ddl ex Cirinnà che sarà votato in Senato il prossimo 28 gennaio. Intervista al senatore Stefano Lepri
camera

Il cerchio si stringe. Il 28 gennaio sarà votato in Senato il ddl, ex Cirinnà, sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso dove l’ostacolo maggiore è rappresentato dall’articolo 5 sulla stepchild adoption, letteralmente l’adozione del figliastro, la possibilità, cioè, di adottare il figlio del partner.

È stato depositato, il 14 gennaio, dai senatori del Pd Stefano Lepri, Emma Fattorini e Rosa Maria Giorgi l’emendamento sull’affido rafforzato. Fino al 22 gennaio ci sarà tempo per eventuali correzioni o integrazioni. Non si tratta di una proposta chiusa ma di un testo in divenire che potrebbe rappresentare, nelle intenzioni dei promotori, lo spunto per una mediazione sulla stepchild adoption.

«L’affidamento personale ‒ si legge nell’emendamento ‒ è disposto fino al compimento della maggiore età dell’affidato». (…) «In caso di morte del genitore biologico o adottivo del minore affidato, il genitore affidatario può avanzare richiesta di adozione. Al compimento della maggiore età dell’affidato, il genitore affidatario può chiederne, con il consenso dello stesso, l’adozione». Ed ancora: «Lo scioglimento dell’unione civile tra persone dello stesso sesso durante il regime di affidamento personale non può essere causa di anticipata cessazione dello stesso affidamento. Con la pronunzia di scioglimento dell’unione civile tra persone dello stesso sesso, il giudice stabilisce la misura e il modo con cui il genitore affidatario deve contribuire al mantenimento, all’istruzione e all’educazione dell’affidato, nonché le modalità di esercizio dei suoi diritti nel rapporto con esso».

L’emendamento presenta molti lati positivi: la piena funzione genitoriale in capo all’affidatario, la continuità affettiva ed educativa nel caso di morte e separazione, la libera scelta del bambino che con la maggiore età potrà scegliere l’adozione.

Tra i promotori di una mediazione il senatore Stefano Lepri.

È in atto uno scontro nel partito democratico. I capigruppo vi hanno bloccato?

«Il partito non ci ha bloccato, ma ha lasciato libertà di coscienza sulla stepchild adoption».

Vi sono dubbi di costituzionalità sull’emendamento?

«Non ci sono affatto. Il consenso sta aumentando e lo stiamo facendo circolare. Siamo convinti e tutt’altro che sfiduciati».

Il no del Ncd anche su questa possibile mediazione rende l’emendamento molto fragile alla prova dei numeri? 

«L’Ncd potrebbe anche convergere, ma si vedrà nei prossimi giorni. Ci sono ancora due settimane prima di andare in Aula».

In cosa l`affido rafforzato gioverebbe di più ai bambini rispetto alla stepchild adoption?

«Tra i vari vantaggi non si legittimano le forzature utilizzate per procreare: si riconoscono al partner non genitore le funzioni genitoriali ma ella/egli non diventa genitore legittimo. È un modo per disincentivare, o almeno per non incentivare direttamente, in particolare la maternità surrogata. Il minore continua ad avere, dal punto di vista anagrafico, un padre e una madre: da piccolo non rischia lo stigma e da adolescente può forse faticosamente ricostruire la sua identità biologica».

I più letti della settimana

Il sorriso di Chiara

Guarire con i libri

Abbiamo a cuore la democrazia

Voci dal Genfest

Quell’articolo che ci ha cambiato la vita

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons