Uniformare i sistemi di allerta
Il display indica le previsioni, chi transita sulla sopraelevata, come in corso Europa, a Genova, è informato delle condizioni meteo, quasi in tempo reale. Il mare minaccioso infrange le onde sui capannoni della Fiera e le gocce di pioggia larghe quanto il palmo di una mano s’appiccicano sul parabrezza. A volte però non è proprio così. Non succede quello che prevedeva il display. Ultima, la polemica, giusto un anno fa, proprio a Genova, sull’allarme disatteso, o meglio preso con troppa leggerezza, quello che poi ha provocato l’alluvione, con la tracimazione del Bisagno dalla stazione di Brignole fino alla Foce. Oppure quando erano state chiuse le scuole perché era stata prevista neve abbondante, mentre si era vissuta una splendida giornata di cielo terso e di sole estivo, per la gran gioia dei bambini rimasti a casa da scuola.
Beffe del tempo, come dice il buon Giommi, il saggio di Sottoripa, che spiega che “il tempo non s’è maritato per poter fare ciò che gli pare”. Sarà. Ma sempre di più invece le previsioni meteo servono per orientare viaggi, lavori, operazioni varie. E sempre di più si richiede al sistema di non sgarrare. E questo è anche il pensiero dell’assessore regionale alla protezione civile e all‘ambiente, Renata Briano, che nei giorni scorsi, a margine di un incontro, ha rilanciato la proposta alla luce delle emergenze legate al maltempo.
«È necessario uniformare a livello nazionale i nomi delle allerte – ha detto Briano – e proprio su questa tematica la protezione civile nazionale ha aperto un tavolo di lavoro. Le procedure funzionano, all’allerta massima già corrispondono determinati comportamenti da tenere anche di autotutela dei cittadini, come per le allerta minori». Andrebbe però uniformata a livello nazionale la «cultura» riguardante l’allerta per il maltempo. «In Liguria dopo gli eventi del fine settimana la situazione è tornata sotto controllo – ha aggiunto Briano -. Ma il livello di attenzione rimane alto. Non si ricorda una frequenza così ravvicinata di eventi piovosi di questa importanza. Vi sono stati allagamenti e frane ma nulla di paragonabile a quanto successo nel 2011 e nel 2010. In ogni caso continuiamo a seguire con grande attenzione le previsioni per poter prevenire e agire nel caso ce ne sia la necessita».