Un’Europa più unita per un mondo più unito
Desidero dire grazie di cuore a tutti voi. Anche io, come voi, sono stato colpito da questa manifestazione. Una giornata come questa appena trascorsa apre alla speranza perché fa vedere che la comunione nella diversità può diventare realtà. Ne sono convinto da tempo, ma viverlo insieme, concretamente, sentire la forza dell’amore che ci anima, vedere la volontà di costruire e di andare avanti, è qualcosa che mi colma di gioia. I movimenti insieme non sono solo un messaggio, sono una luce. La loro unità traccia una strada e dà la certezza che l’unità, la comunione, la spiritualità sono realtà già vissute e per questo possono essere un segno autentico per l’Europa. Ed è l’Europa nella sua unità che ci riguarda come cristiani. Stiamo percorrendo la strada aperta dai fondatori dell’Europa e dagli uomini che, nel corso della storia, hanno rifiutato la fatalità dei conflitti e si sono impegnati a far cadere le barriere. La vera sfida di oggi è il domani. Sapremo noi trasfondere quest’impulso di fraterni-tà nella vita dell’Europa? Sapremo condividere il fuoco, la sete di giustizia, di pace, di amore, che ci animano con tutti gli uomini, nostri fratelli di qualsiasi idea, religione, o colore di pelle essi siano? Non si tratta di tornare ad una posizione dominante del cristianesimo. Si tratta di contribuire alla venuta del Regno di Dio: Venga il tuo Regno, diciamo nella preghiera che Gesù ci ha insegnato. Aprire il nostro cuore al Vangelo, alla parola di Dio, è accogliere il dono della pace, della carità, il dono del rispetto, dell’accoglienza dello straniero. Infatti vivere secondo Cristo è volgere lo sguardo al povero, è lottare contro ogni degrado umano. In questo consiste l’Europa dello Spirito. E un’Europa più unita deve lavorare per un mondo più unito, più solidale, in particolare con l’Africa. I cristiani, specie le comunità e i movimenti, non possono smettere l’impegno di umanizzare l’Europa. Voler vivere insieme è un progetto politico che riguarda tutti i cristiani, emana dalla stessa vita secondo lo Spirito e si realizza in comunità di fede forti e umili allo stesso tempo: Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Gal 5, 22). L’Europa è costituita da varie confessioni cristiane. È una fortuna. Queste confessioni sono state la matrice dei popoli e del loro avvenire. Probabilmente l’ecumenismo ha per vocazione di smuovere ciò che la politica non riesce a fare da sola: far sì che le varie confessioni si aprano le une alle altre e riuscire ad affermare i fondamenti antropologici che determinano i comportamenti delle persone e danno un’anima ai singoli popoli e all’Europa intera. Se si sogna una Chiesa indivisa, si sogna parallelamente l’Europa. Pensate che leva potente per la costruzione dell’Europa sarebbe una vera conversione della nostra mente e del nostro cuore! Sì, la riconciliazione delle confessioni cristiane e la loro apertura alle altre religioni sarebbe profetica per dar vita all’Europa. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio (Gv 3, 16). Qui a Stoccarda il Cristo prende vita fra noi per essere presente nel mondo, questo mondo che Dio ha tanto amato. Per questo i movimenti riuniti qui a Stoccarda sono un’icona dell’amore di Dio, sono una espressione di Cristo che tramite loro, cerca ancora ciechi ai quali ridare la vista, muti ai quali ridare la parola, storpi da far camminare. Guardando l’umanità con gli occhi di Dio, facendo circolare sempre di più l’amore tra i nostri movimenti e attorno ad essi, possiamo contribuire a risuscitare Gesù, a farlo nascere e rinascere tra gli uomini. Cristo presente tra noi – secondo la sua promessa, se siamo uniti nel suo nome – illuminerà il nostro cammino, inonderà di luce e di vita la nostra Europa e il mondo, farà circolare beni spirituali e materiali come risposta alle più svariate necessità degli uomini. Ci rivolgiamo con fiducia agli abitanti dell’Europa, alle istituzioni e ai governi dei Paesi per un nuovo risveglio e perché Insieme per l’Europa sia un segno di speranza. Signore, vieni ad aiutarci a vivere, e a camminare sulla via del dialogo. Vieni a guidare i nostri passi, ad illuminare le nostre menti ed il nostro parlare. Fà di ognuno di noi uno strumento per un’Europa di pace, di fraternità, di giustizia e di amore.