Un’esplosione di colore e creatività
L’inverno non è ancora finito, c’è chi organizza la settimana bianca, chi festeggia un esame andato bene con una tazza di cioccolata calda, chi spera nella nevicata in città. E poi ci sono gli stilisti, che con la fantasia e l’immaginazione hanno già deciso e presentato, durante le quattro settimane della moda, cosa ci vestirà la prossima primavera-estate.
Un breve salto nel futuro, per non arrivare impreparati e capire cosa troveremo tra pochi mesi nelle vetrine dei negozi e sulle pagine di moda dei giornali. In primavera, i fiori non sbocceranno solo per le strade ma anche sui vestiti, stampati, disegnati o ricamati, grandi o piccoli, assolutamente colorati e dalle sfumature accese.
Blu brillante, pratico ma soprattutto versatile, da poter indossare in qualsiasi modo e per qualsiasi occasione, arancione chiaro, assolutamente estivo, da indossare nelle prossime vacanze al mare, giallo acceso, da accostare agli altri colori della stagione, per un mix di sfumature che riprendono i colori della primavera e della calda estate.
Lo stile punterà all’esuberanza, con collezioni molto più creative ed esagerate. Figure geometriche, cerchi, quadrati, rettangoli che si intrecciano tra loro, con colori in contrasto, che creano suggestivi effetti ottici e tridimensionalità. Stampe di paesaggi conosciuti o visi stilizzati sulle magliette, che rimangono lunghe e larghe, da indossare con pantaloncini corti e che riprendono molto la conosciuta moda inglese.
L’aderente lascia il posto ad ampi volumi, giacchette larghe che rimandano a uno stile un po’ trasandato, vestiti ampi, gonne lunghe, pantaloni a vita alta. Le righe non ci abbandonano mai e tornano questa estate come ogni estate, verticali per i pantaloni, orizzontali nelle magliette, ma questa volta sono accompagnate e arricchite da pois. Le stampe riprendono infine l’arte tribale, dettagli folkloristici, colori caldi come il beige, accostato al rosso, al giallo spento, al verde o al marrone. Insomma, quest’anno la moda sembra osare ancora di più e a noi non ci resta che aspettare e sognare guardando ciò che sfila in passerella.