Un’avventura per la cucciola Mia

C’era una volta la cucciola Mia che se ne stava in un angoletto dell’aia della fattoria, a meditare l’avventura.
fiaba

C’era una volta la cucciola Mia che se ne stava in un angoletto dell’aia della fattoria, a meditare l’avventura. Le aveva preso una gran voglia di scappare e vedere il mondo da sola. «Uffa! Mamma e papà sono sempre seri e non mi portano più a esplorare i campi vicini alla fattoria», mugolava indispettita e triste.

Mia meditava in cuor suo di lasciare la cucciolata dei cinque setter, ma aveva un gran peso sullo stomaco: «Di sicuro avrò fatto qualcosa che non va, altrimenti mamma e papà non sarebbero così scuri con me: mai una scodinzolata, mai una leccatina in questi giorni. Che succede?». «Dai retta a me, non te la prendere; guarda me: io scorazzo a più non posso e mi passa!», aveva bofonchiato il cucciolo Dolby irriconoscibile, perché aveva appena affrontato una bella pozzanghera melmosa.

 

«Io preferisco rosicchiare tutte le ciabatte che trovo!», aveva aggiunto il fratellino Luky. «Io invece preferisco le poltrone!», abbaiò la sorellina Missis, tuffata in una nuvola di piume! «Io invece me ne vado!».

E così, dopo aver sotterrato l’osso preferito da sotto le ortensie, sgattaiolando (o scucciolando?) dal cancelletto aperto, prese la strada del paese con la coda fra le zampe e le orecchie basse. Un carretto la schivò, rotolando giù dal ciglio del sentiero: «Ehi! Attenta dove metti le zampe!». Che gran batticuore per cucciola Mia.

 

Poi il temporale scrosciò a più non posso sulla zona e Mia, tremante, si riparò sotto una siepe di forsizia. Caspita! Come era difficile scappare di casa! Il suo cuoricino era troppo triste: era lei la ragione delle preoccupazioni di mamma e papà, lo capiva bene e si chiedeva: «Ma che cosa avrò combinato?».

Il buio giunse in fretta quella sera e Mia cominciava a sognare la cuccia, la zuppa calda di casa e le capriole con i suoi fratellini. Leccandosi le zampette stanche, decise che sarebbe stato meglio raccontare la sua rabbia e la sua paura a mamma, forse l’avrebbe aiutata un po’. Era immersa in questi pensieri, quando sentì un richiamo: «Mia! Mia!». «Ah, ecco mamma! Finalmente! Meno male sei qui, mamma, dimmi: ho fatto qualcosa di grave che sei sempre triste?». «Ma cosa dici piccola Mia? Non è colpa tua se sono triste. Invece sono proprio felice di averti ritrovata!».

In quel momento le raggiunse festoso anche papà, che diede una leccatona a tutte e due! Roba da lasciare il segno! «E non ci provare più, meglio parlarne se hai dei problemini, eh?», aggiunse.

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