Una vita tra le foto
In un libro da leggere e da guardare, l'autobiografia di uno dei maggiori photo editor del ventesimo secolo
«Sono un giornalista, ma non un reporter né un fotografo. Sono un photo editor. Ho lavorato con i fotografi, alcuni famosi e altri sconosciuti, per oltre cinquant’anni. Ho assegnato loro degli incarichi, a volte solo con pochi suggerimenti occasionali, altre con istruzioni dettagliate, ma la sfida è ogni volta la stessa: “Get the picture”! ("procurati la foto", ma anche "cogli la situazione, il contesto")». I fotografi sono i più avventurosi tra i giornalisti. Devono esserlo. A differenza di un reporter, che può mettere insieme una storia mantenendo una certa distanza, il fotografo deve essere sul luogo dove si svolge l’azione, qualsiasi pericolo o disagio comporti. Con un teleobiettivo può avvicinare il soggetto, ma niente deve frapporsi tra lui e la realtà. Deve essere nel posto giusto al momento giusto. Nessuna post-produzione può salvarlo. Deve mostrare quello che è. Il suo editor sceglie tra le sue foto per raccontare i fatti com’erano, ma resta la domanda di fondo: erano proprio così? Giusto o sbagliato che sia, è la foto ad avere l’ultima parola. Questo libro parla di professionisti dell’immagine, ma riguarda anche tutti noi che le immagini le consumiamo. È un libro che racconta una vita trascorsa in mezzo alle fotografie, con gli uomini e le donne che le hanno scattate.
Inevitabilmente, è anche la visione John G. Morris, una visione del tutto personale ma certamente è una fotografia dei nostri tempi. Queste frasi introduttive scelte da lui – e da noi – per presentare il suo volume “Get the Picture” (edito da Contrasto, 376 pagine con 104 fotografie a colori e in bianco e nero) la dice lunga sulla vita appassionata e avvincente di uno dei principali portavoce del fotogiornalismo contemporaneo.
In Get the Picture si trova la storia di una delle figure più interessanti del fotogiornalismo del ventesimo secolo. John Morris è il photo editor che ha documentato i momenti più significativi della storia moderna e che ha stretto un rapporto privilegiato con il mondo della fotografia e con i grandi fotografi del secolo scorso. E’ lui che ha commissionato, redatto e pubblicato le foto che hanno contribuito a definire la storia recente, lavorando a stretto contatto con alcuni dei più grandi fotografi del secolo scorso come Robert Capa, Henri Cartier-Bresson e W. Eugene Smith. L’autore rivela le storie che stanno dietro a dozzine di immagini famose, ci offre un ritratto intimo degli uomini e delle donne che le hanno scattate e racconta innumerevoli e rocamboleschi aneddoti personali dei suoi incontri con celebrities tra cui Alfred Hitchcock, il generale Patton, Marlene Dietrich, Ernest Hemingway, Lee Miller, Andrei Sakarov e molti altri. Da leggere e da guardare.