Una visita storica per tutti i coreani
«Avevo scritto una lettera a papa Francesco già all’inizio del suo pontificato…(…). Poi sono andato alla Gmg di Rio de Janeiro con 350 ragazzi coreani, e lì lui ha detto a tutti i giovani di andare in tutto il mondo per servire i fratelli. Allora ho scritto un’altra lettera, per dirgli quanto sarebbe stato bello averlo fisicamente tra noi in occasione dell’incontro coi giovani dell’Asia. Quando ad aprile l’ho incontrato a Roma, il papa mi ha detto che mentre leggeva la mia lettera ha sentito una voce nel petto che gli diceva: dobbiamo andare in Corea». A parlare è, in un’intervista a Vatican Insider, mons. Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon, la diocesi che accoglierà la Giornata asiatica della gioventù e l’incontro di papa Francesco con i vescovi dell’Asia.
«La venuta del Santo Padre in Corea è un evento straordinario per il popolo coreano che suscita una grande aspettativa anche negli ambienti fuori della Chiesa Cattolica», affermano Alberto Kim e Maris Moon, delegati del Movimento dei Focolari in Corea. A loro abbiamo chiesto anche di spiegarci il significato della Giornata Asiatica della Gioventù (AYD), in corso dal 10 al 17 agosto, e che avrà come momento centrale l’incontro dei giovani col Papa.
Scrivono: “Quest’esperienza di una settimana consente ai giovani di riunirsi in programmi di formazione e pianificare la loro vita spirituale futura. Allo stesso tempo, il raduno ha lo scopo di fornire un’opportunità per i giovani cattolici di esplorare e rinnovare la loro fede, in modo che possano condividere il Vangelo con gli altri, inclusi giovani di altri gruppi religiosi”.
Come tema della giornata è stato scelto il titolo “Asian Youth, wake up! The glory of the Martyrs shines on you” («Gioventù dell’Asia, alzati! La gloria dei martiri brilla sopra di te»), per «proporre l’esempio e lo spirito dei martiri ai giovani di questa generazione – continuano Alberto e Maris – che deve vivere in mezzo a tante tentazioni e valori anti-cristiani, in modo che possano ottenere il coraggio di vivere secondo i valori del Vangelo».
Ai giovani dei Focolari coreani è stata affidata la preparazione di due ore di preghiera per la conclusione del secondo giorno della AYD. «Il 16 agosto – concludono – saremo presenti al Centro di recupero per disabili di Kkottongnae, per l’incontro del Santo Padre con i responsabili dei laici coreani. Paolo Kwon, dei Focolari, e presidente dell’associazione dei laici in Corea, gli darà il benvenuto a nome di tutti laici coreani».
Una visita, quella del Papa, che pone l’attenzione sul martirio, dalla beatificazione di Paul Yun Ji-Chung e 123 compagni martiri, al tema della Giornata dei Giovani. «Un terzo dei martiri coreani venivano dalle terre della mia diocesi – dichiara ancora il vescovo Lazzaro You Heung-sik a Vatican Insider -. Per loro la fede e la vita erano la stessa cosa. E rimangono per sempre un modello per tutti. I giovani che verranno qui da tutta l’Asia, sul loro esempio potranno riscoprire il dono che può rendere avvincente il cammino delle loro vite».
Quali le attese?
«La visita del Papa durerà quattro giorni, ma poi passerà. Con noi rimarrà Gesù, e questa è la cosa importante. Per Gesù e con Gesù posso incontrare chiunque e andare dovunque. Papa Francesco non fa che indicarci questo cammino, e per questo ci spiazza tutti: ci aiuta a non accomodarci nei nostri conformismi. È uno stimolo ad affidarsi a Dio in tutto quello che facciamo».