Una via di maturazione personale e sociale

Diventa importante individuare nell’oggi quei “luoghi” dove la volontà di Dio si manifesta.
Lavori

Parlare all’uomo moderno della volontà di Dio come programma di vita non è semplice: ciò è dovuto al fatto che si ha una conoscenza erronea dell’essere stesso di Dio e, di conseguenza, della sostanza della sua volontà.

Gesù ha rivelato e manifestato un Dio che è amore, solo amore verso le sue creature e, dunque, il suo volere non è altro che il bene, il vero bene dell’umanità. Questo bene è tutto racchiuso nel comandamento dell’amore che trova il suo compimento nell’unità e nella fraternità universale.

 

Tutto ciò che coopera, incarna, realizza questo disegno è volontà di Dio che avvenga. Comprendere quale sia la volontà di Dio da attuare nel momento presente è una via di maturazione e di crescita personale e sociale. Così diventa importante individuare nell’oggi quei “luoghi” dove la volontà di Dio si manifesta.

Anzitutto nella vita quotidiana con le sue richieste, i suoi obblighi, i suoi doveri: pagamento delle tasse, rispetto delle norme igieniche e di quelle stradali, uso corretto delle fonti energetiche, vivere la dimensione del consumo in modo critico (cf GS 31); nella vita professionale, coltivando come un obbligo sociale sia le proprie capacità professionali, sia la conoscenza e la pratica dei “codici deontologici” delle varie professioni.

Un altro luogo dove si manifesta la volontà di Dio è dato dai “segni dei tempi”, cioè quegli eventi che manifestano le trasformazioni che avvengono nell’umanità e dove si possono cogliere delle sinergie tra il disegno di Dio e le aspirazioni umane.

 

Scrutare i segni dei tempi e interpretarli alla luce del Vangelo è prender parte, tutti insieme, alla realizzazione del disegno e della volontà di Dio.

Sono esempi di segni dei tempi: la globalizzazione come cammino verso una maggiore interdipendenza dei popoli, le trasformazioni introdotte dall’uso delle tecnologie nei vari campi, l’emancipazione della donna, le grandi correnti migratorie, il pullulare dei corpi intermedi nella società civile che lavorano per la pace, lo sviluppo, la salvaguardia del creato, il dialogo fra le religioni, ecc.

 

In questi campi ogni uomo è chiamato nell’intimo della propria coscienza a compiere quell’atto di discernimento che lo mette nelle condizioni di valutare in generale e negli atti concreti, il bene che deve fare e il male che non deve fare. In questo modo egli compie – anche senza saperlo – la volontà amorevole di Dio. E coopera alla costruzione di un mondo migliore, più umano, più unito, più fraterno.

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