Una Tv per i maschietti
«Come genitore mi capita di non condividere l’etichetta di “qualità” attribuita a programmi tv per bambini. Potrei avere qualche delucidazione in proposito?».
Gianluca
Per i bambini un programma di qualità è un programma che li attira e li interessa; per i genitori e la scuola la qualità di un programma potrebbe essere determinata dal suo valore educativo; e per i produttori televisivi la qualità è misurata dall’apprezzamento del pubblico e dal ricavo della pubblicità. Secondo i produttori televisivi, i bambini intorno ai sei anni di età, perderebbero interesse per i programmi educativi di qualità. Per esempio affermano che è meglio indirizzare i programmi ai maschi, anziché alle femmine o a un pubblico misto, per diverse ragioni: sono i maschi che controllano il telecomando e influenzano le abitudini televisive della famiglia; le femmine accettano di vedere i programmi per i maschi, mentre non avviene il contrario; e i maschi si lasciano convincere più facilmente ad acquistare i gadget legati al programma. Mettendo assieme queste ragioni, i produttori televisivi non sempre credono nella produzione di programmi educativi per i bambini di età superiore a quella prescolare e danno la priorità ai generi di azione e di avventura con protagonisti di sesso maschile che piacciono da sempre ai ragazzi. Anche da questi semplici spunti possiamo cogliere che la programmazione tv per l’infanzia è influenzata da pesanti vincoli finanziari e da un mercato estremamente competitivo in cui il centro non è il benessere fisico ed emotivo del bambino.