Una tesi controcorrente sulla presenza cristiana in Cina
Parlare dei rapporti tra Cina e Chiesa cattolica è indubbiamente un tema attuale, ma anche alquanto dibattuto. Le pubblicazioni sull’argomento sono numerose, ma la maggior parte di esse si somigliano per un atteggiamento pessimista di fondo. Spesso e volentieri il punto di vista è dualista: chi vincerà la lotta, il governo cinese o la Chiesa cattolica? I mass media più superficiali, soprattutto in Occidente, sembra che si divertano a presentare queste due realtà come contrapposte e destinate ad uno scontro inevitabile e senza via d’uscita. Certo, Papa Francesco oggi sta avendo approcci diversi su tutti i campi e chissà che anche con la Cina il suo atteggimento non sia decisamente diverso! E il card. Parolin, segretario di Stato, il dossier Cina lo conosce bene…
Quella della presentazione del libro Evangelizzazione in Cina di Chiaretto Yan presso l’aula magna dell’Istituto universitario Sophia, a Loppiano, sulle colline toscane, può essere definita una serata importante, sia per l’approccio alla questione che per l'eccellente esposizione, oltre che per il tema svolto, ovviamente. La sala era incuriosita e molto eterogenea, 160 persone circa.
Yan è partito non a caso col tracciare ad ampie pennellate la storia del cristianesimo in Cina, per poi passare alla storia moderna di questo immenso Paese, arricchendo il racconto con significative esperienze personali: negli ultimi 20 anni ha vissuto tra Pechino e Shanghai ed ha sperimentato sul terreno le conseguenze di tante vicissitudini storiche, come testimone oculare del controverso processo di evangelizzazione di questo Paese. Ecco, allora, emergere una visione originale: da essa scaturisce non più una contrapposizione a tutto campo tra Stato e Chiesa, quanto un’opportunità di portare il Vangelo in luoghi così lontani dall’Europa. L’opera, già pubblicata da Città Nuova in lingua italiana (per CNx), nel prossimo giugno vedrà l’uscita della versione in lingua inglese edita da Orbis Books, la più grande casa editrice cattolica degli Usa.
Come definire il libro? Adatto a studiosi, in primis, ma anche per chi desidera semplicemente conoscere la Cina moderna che si apre al resto del mondo: è soprattutto un libro, però, che riesce a portare una nuova e necessaria visione riguardo all’enorme possibilità di evangelizzazione apertasi in Cina e sulla necessità di favorire la pace e la riconciliazione, oltrepassando le vecchie divisioni ed gli antichi antagonismi per arrivare a portare l'annuncio del Vangelo alla gente che l’aspetta. È questo, forse, l’aspetto più urgente e più importante in questo momento storico per una nazione che rappresenta un quinto dell’umanità e che nella sua popolazione è indubbiamente interessata al messaggio cristiano.
Così ha detto Chiaretto Yan: «Non fermiamoci e non lasciamoci prendere dal gioco delle contrapposizioni: non lasciamoci influenzare negativamente dai mass media, ma andiamo oltre, guardando al bene maggiore, a quello che è necessario per la Cina oggi, a quello che la gente cerca, cioè l'annuncio del cristianesimo, e direi in particolare la Chiesa Cattolica, la figura di papa Francesco. Il bene maggiore oggi èla necessità dell'unità e questo va oltre le idee che dividono e che ci mettono gli uni contro gli altri. Come cristiani dobbiamo portare avanti quest'idea di fratellanza universale che la gente in Cina attende e desidera. “Sotto il Cielo siamo un’unica famiglia”, recita un proverbio vecchio quanto la Cina».
Chiaretto Yan ha parlato anche del fenomeno dei numerosi siti su internet sorti in Cina che passano notizie positive su papa Francesco: un fatto significativo e di lettura decisamente nuova che ci dice quanto grande sia l'interesse della gente verso la religione cristiano-cattolica.
L’opera rappresenta quindi, decisamente, un passo in avanti verso una comprensione più equilibrata della Cina.
Evangelizzazione in Cina è un libro da valorizzare.