Una spia sul grande schermo
La spia
Una spy-story inconsueta dove grandeggia la figura di Philip Seymour Hoffman (nella foto) scomparso a 46 anni lo scorso febbraio. Nel film è Gunther, che lotta contro il terrorismo islamico ad Amburgo, ma in contrasto sia con i servizi americani che con quelli tedeschi. Tra false verità e bugie, la storia si svolge sul filo del rasoio nella luce grigia del porto germanico. Del classico film di spionaggio tutto fughe, inseguimenti e sparatorie qui c’è poca traccia, perché tutto si gioca nei rapporti psicologici fra i personaggi, fatti di pedinamenti, intercettazioni, dialoghi serrati dove ognuno mercanteggia la verità. Hoffmann è un gigante sfatto e dolente, triste e sornione, onesto e perdente di fronte al cinismo degli americani – così attuale -, che condannano un innocente pur di raggiungere i loro scopi. Regia attenta nei dettagli fino allo scrupolo di Anton Corbijn e forte interpretazione anche di Willem Dafoe, banchiere melanconico. Da non perdere.
Dracula Untod
Il leggendario mostro prima di essere Dracula. Filmone sulle origini del personaggio, cioè sul principe Vlad che pur di salvare il suo popolo scende a patti con il diavolo. Bello e potente negli effetti speciali come nelle scene di massa, con Luke Evans adatto a questi ruoli di eroi forti e dolenti, il racconto non conosce soste né appiattimenti e si configura come una saga umana di lotta contro il male, nel caso l’invasione ottomana, dove Vlad si sacrifica diventando una creatura della notte. Più notturno che diurno, il film è un vasto affresco corale, molto interessante nella regia attenta ai dettagli di Gary Shore e per nulla spaventevole pur parlando di vampiri.
Una folle passione
Susanne Bier questa volta indaga l’amore ossessivo sino alla follia. Sullo sfondo dei monti della North Carolina, negli anni Venti del ‘900, George e Serena si amano intensamente. Ma quando Serena scopre il passato del marito, il rapporto vede le prime crepe. Ed è qui che la regista indaga, lavora lucidamente sulle due anime, tracciandone un ritratto amaro e veritiero. Interpretazione coinvolgente e coinvolta di Jennifer Lawrence e Bradley Cooper.
Ancora in sala: la commedia nostrana consueta “Confusi e felici” di Massimiliano Bruno, gli Usa con due classici film di amore e dolore – Scrivimi ancora, Annie Parker -, e l’interessante Ritorno a L’Avana di Laurent Cantet, in cui Amadeo dopo sedici anni di esilio, novello Ulisse, ritorna in patria dove trova amarezza e disillusione.