Una sola cosa bella
Esiste una sola cosa bella, amabile, attraente, utile, luminosa: ciò che Dio vuole da te nell'attimo presente.
Esiste una sola cosa bella,
amabile,
attraente,
utile,
luminosa:
ciò che Dio vuole da te nell’attimo presente.
Se tutti facessero ogni momento solo la volontà di Dio,
senza trascurarla e senza strafare,
vedrebbero compiersi, sotto i loro occhi,
i disegni di Dio su uomini e su cose,
su famiglie e su popoli,
su gruppi religiosi e sul mondo;
assisterebbero, spettatori ed attori,
allo spiegarsi dei misteri della Provvidenza sulla terra
e la loro bocca parlerebbe sapienza.
(Da: La dottrina spirituale, Città Nuova Ed.)
Come si fa la volontà di Dio?
Bisogna andare da quelli che se n’intendono. Caterina da Siena dice: «La nostra volontà si deve uccidere», non c’è niente da fare. E uccidere non a metà, ma per intero.
Il papa attuale (Giovanni Paolo II) ha una bella espressione. Secondo lui bisogna arrendersi alla volontà di Dio. È vero, perché siamo sempre lì che vogliamo quello che vogliamo… Dice: «Arrendetevi», bisogna arrendersi alla volontà di Dio. Tanto più che ci sono tutti questi vantaggi, questi frutti, queste cose meravigliose.
E poi dice: «La resa alla volontà di Dio deve essere un totale sì. Come dice Paolo (Paolo di Tarso): “Io dichiaro che la mia parola verso di voi non è ora ‘sì’ ora ‘no’; Gesù Cristo non fu il ‘sì’ e il ‘no’, in lui c’è stato il ‘sì’”». Quindi una resa totale alla volontà di Dio.
Secondo altri santi bisogna “abbandonarsi”, che è un po’ come arrendersi: quello che succede, succede; la mia vita sarà, da qua a quando parto per il Paradiso, tutto un abbandono alla volontà di Dio.
Ed Elisabetta della Trinità, di cui è questa espressione: «Abbandonarsi alla volontà di Dio», dice anche: «Bisogna lasciarsi immolare dalla volontà di Dio. Soprattutto quando la volontà di Dio è dura». Magnifico! È duro, ma non è duro perché si ha la grazia attuale che aiuta.
E noi? Abbiamo la nostra espressione: «Calarsi nella volontà di Dio», che ha un po’ dell’abbandono, un po’ dell’arrendersi, un po’ dell’immolarsi; ma noi possiamo usare tutto perché poi alla fin fine è tutto la stessa cosa.
(Da una conversazione del 20 gennaio 1981 ai gen e alle gen, la seconda generazione dei Focolari).